Vignali è ancora una volta l’eroe del Picco. Lo era stato il 20 agosto 2020 nella finale play-off contro il Frosinone per la promozione in serie A, lo è stato anche il 24 gennaio 2025 nel big match contro il Sassuolo realizzando una doppietta che resterà nella storia dello Spezia.
Due gol da campione, uno segnato alla Leao e l’altro alla Messi, roba da stropicciarsi gli occhi.
Speriamo sia una svolta per lo Spezia verso l’assalto al secondo posto e a una nuova promozione in A dopo aver battuto con pieno merito la prima della classe, che magari a maggio resterà tale, ma questa volta si è dovuta inchinare alla potenza delle Aquile.
Con quindici partite ancora da giocare tutto può succedere, ma i diecimila del Picco possono essere soddisfatti e ottimisti, perché dopo qualche battuta a vuoto con due punti in tre partite, lo Spezia è tornato, forse anche più forte di prima.
Sei punti tra il derby di Carrara e la sfida col Sassuolo erano pronosticabili solo dal più ottimista dei tifosi, ma viste le prestazioni in campo, non c’è assolutamente da sorprendersi.
Come già a Carrara, lo Spezia ha saputo vincere in modo più che meritato, con diciotto tiri contro gli otto del Sassuolo, di cui otto a tre nello specchio della porta.
Anche Grosso, espulso forse troppo frettolosamente dall’ottimo arbitro Piccinini, alla fine ha fatto i complimenti ai bianchi.
Vignali eroe abbiamo detto, e pensare che il suo compito principale era quello di contenere Laurientè, che non ha neppure tirato in porta mentre lui, il ragazzo ‘de Speza’, ha segnato due gol da applausi, da attaccante di razza.
Lo Spezia ha giocato con la testa e con il cuore e ha aggredito il Sassuolo nella maniera giusta, D’Angelo non ha confermato la formazione di Carrara, ma l’impatto sulla partita è stato analogo, con il Sassuolo schiacciasassi dei cinquanta gol segnati, che è stato costretto a subire.
Di Serio dopo soli 2′ non è riuscito a indirizzare in porta di testa l’assist preciso di Elia, poi lo stesso Di Serio si è visto respingere in tuffo da Moldovan il tiro, anche se era in fuorigioco, ma il gol era nell’aria e lo ha segnato lo spezzino Luca Vignali, come Leao in Champions League, rientrando col destro su Odenthal e calciando di sinistro un proiettile sotto la traversa, che Moldovan neppure ha visto.
Il Sassuolo non è l’ultimo arrivato, ha tre giocatori in attacco come Berardi, Laurientè e Mulattieri che hanno costretto Hristov, Wisniewski e Mateju a tenere alta la guardia, ma a centrocampo e soprattutto sulle fasce è stato lo Spezia a dettare legge.
Moldovan ha dovuto negare il raddoppio prima allo scatenato Vignali (che doppietta sarebbe stata, ma poi è arrivata lo stesso!) e poi a Bandinelli.
Alla mezz’ora se il risultato fosse stato di 3-0 non ci sarebbe nulla da dire. Invece il Sassuolo ha pareggiato con il gol di un altro spezzino, Samuele Mulattieri, che non ha esultato ma ha firmato di testa un gol pesante, approfittando anche di un’eccessiva libertà sulla linea dall’area piccola.
Dispiace che il grande sforzo dello Spezia abbia prodotto un solo gol, mentre il Sassuolo sia riuscito a segnare con il secondo tiro in porta dopo la prima conclusione parata in tuffo da Chichizola.
Berardi con una girata al volo da campione che Chichizola ha messo in angolo, ha fatto subito capire che nel secondo tempo ci sarebbe stato da soffrire, ma anche il colpo di testa di Reca a fil di palo di un soffio non è stato da meno.
Il Sassuolo prende le misure e concede poco allo Spezia, la gara è più equilibrata rispetto al primo tempo, Pio Esposito è controllatissimo e la palla gol capita ancora a Di Serio, ma il portiere del Sassuolo si fa trovare sempre pronto.
Grosso aumenta i giocatori offensivi mandando in campo in un colpo solo Volpato e gli ex Moro e Pierini che però combineranno poco o nulla.
D’Angelo risponde con Kouda e Cassata facendo uscire Di Serio e Elia. Poi tocca anche a Degli Innocenti al posto di Bandinelli.
Nell’inevitabile riorganizzazione in campo, lo Spezia ci guadagna e costruisce l’azione del nuovo vantaggio a un quarto d’ora dalla fine firmato ancora da Vignali, grande protagonista, chirurgico nel mettere in diagonale nell’angolo basso l’assist al bacio dell’ispirato Kouda a sua volta servito da un ottimo Reca, finalmente quello vero.
Potrebbe arrivare anche il 3-1 ma Wisniewski colpisce la traversa con un tiro a botta sicura e poi Kouda non è lucido davanti alla porta già nel recupero.
Ma la voglia di non prendere gol negli ultimi minuti, ha suggellato una grande vittoria dello Spezia contro la capolista.
E il meglio, ne siamo convinti, deve ancora venire.