CHICHIZOLA 6 – Una ribattuta superficiale regala palla sui piedi di Pompetti che grazia calciando sopra la traversa, unica macchia di una giornata passata quasi in ordinaria amministrazione. Attento su ogni conclusione dalla distanza. Incolpevole sul gol di Pittarello.
WISNIEWSKI 6,5 – Non la sua miglior gara ma portata a casa con una ripresa ai suoi livelli. Peccato l’ errore sotto porta ospite sul finire della prima frazione che poteva regalare il vantaggio alle aquile ad un soffio dall’intervallo.
HRISTOV 7 – Baluardo, salva capre e cavoli su Iemmello e non solo, virtuosismo da campione in area ospite, quando manda al bar il diretto avversario in un fazzoletto e serve Lapadula a due passi dalla riga di porta per l’azione che è stata la sliding doors del match.
MATEJU 6,5 – Buona la sua gara, rocciosa come al solito e senza sbavature degne di nota.
AURELIO 6 – Qualche discesa interessante, attento in fase difensiva, rispetto a Reca è giocatore meno potente e più lineare.
RECA 6 – Schierato per la prima volta in carriera, probabilmente, sulla destra stante l’ assenza di Elia e le non perfette condizioni fisiche di Vignali. Fa quello che può, mostrando la consueta capacità di calciare col destro e buon dialogo con Degli Innocenti. Inevitabilmente non riesce a garantire la stessa profondità che garantisce sulla corsia mancina.
ESPOSITO S. 6 – Petriccione cliente scomodo, la sua è una gara con regia ridotta al minimo del motore, qualche volta in affanno nella prima frazione, ma sempre in piedi. Nella ripresa gode di maggiore libertà e si rivedono sprazzi del miglior Esposito.
DEGLI INNOCENTI 6,5 – Il più pericoloso della mediana, prova un paio di volte la conclusione, ribattute, parte forte anche nella ripresa, con intraprendenza, ma deve lasciare il campo anzi tempo, ammaccato e sfinito dopo l’ennesimo strappo a duello.
BANDINELLI 6 – Subisce un giallo assolutamente severo dopo 16 secondi di gara, un po’ il buongiorno che lo Spezia riceve dopo l’incredibile direzione arbitrale di ieri a Pisa. La sua partita risulta in parte condizionata da questo episodio, anche se è autore di qualche buona scorribanda. Un mare di traversoni e cross ribattuti.
DI SERIO 5 – Oggetto misterioso, impregnato di tanta buona volontà ma poco costrutto dentro e fuori l’area di rigore.
ESPOSITO P. 7 – Giallo per simulazione, prova la girata al 22′, sponda d’oro per Di Serio a due passi dalla porta, azione personale da applausi sul gong del primo tempo al termine della quale fa partire una fiondata mancina che termina di poco a lato. Si procura una quantità industriale di falli o potenziali tali. Colpisce l’ennesimo legno della stagione a inizio ripresa, costringendo un secondo prima Pigliacelli a un grande intervento dopo una girata aerea da applausi. Lotta in lungo e in largo, encomiabile. Estremamente sfortunato.
LAPADULA 5,5 – Parte con tutta la voglia del mondo, arriva puntuale al cross di Bandinelli ma la sua conclusione diretta in porta è frenata da Bonini, poco dopo sciupa cercando la deviazione col tacco, anzi che mettere il piattone, una palla al bacio recapitatagli da Hristov a pochi passi dalla porta e nella stessa azione viene cacciato da La Penna dopo consulto un consulto al VAR che, dato il contesto di ieri e di oggi, potevano anche risparmiarsi. Sliding door del match.
KOUDA 6 – Manforte in mediana, qualche buona palla recapitata nel mezzo e tanta gamba nel finale concitato di gara.
CANDELARI 6 – Ha sui piedi l’occasione a tu per tu con Pigliacelli che poteva regalare un insperato pareggio ma trova la gamba del miracoloso estremo ospite. Intraprendente.
VIGNALI 6 – Fortuitamente, sulla testa gli capita la palla sulla quale Pigliacelli compie uno dei miracoli di giornata, forse il più difficile.
ALL. D’ANGELO 6,5 – Lo Spezia perde l’imbattibilità interna dopo un anno tondo, senza meritarlo. Gara in crescendo, deve fare i conti con le condizioni precarie di molti dei suoi legate a una cellula influenzale che ha colpito diversi elementi della sua rosa durante la settimane e nelle ore immediatamente precedenti il match. La partita, la ripresa soprattutto, si commenta da sola, ed è la fotografia di quanto molto giri storto in termini di episodi, centimetri, sliding doors e fortuna da due mesi in qua, dalla gara casalinga contro il Mantova: una serie di gare incredibilmente simili sotto questo punti di vista, roba che fa tutta la differenza del mondo quando poi butti un occhio alla graduatoria.
Sconfitta assolutamente immeritata, che brucia, che porta nuovamente il Pisa a scappare dopo lo scempio perpetrato ieri in Pisa – Juve Stabia, mentre in un colpo solo il Catanzaro tiene vivo più che mai il discorso Play Off portando la distanza tra il terzo e il quarto posto a 8 punti. Con un refolo di vento lievemente migliore potevano essere 12. Questo è il calcio.
Da un lato non si mollerà la presa, dall’altro potrebbero crearsi i presupposti per preparare al meglio i Play Off, a difesa di una terza posizione importantissima nell’economia degli spareggi e in attesa che questa squadra trovi quel po’ di buona sorte che meriterebbe eccome, come testimoniano gli applausi dell’ intero stadio al fischio finale dopo una mazzata tale.
Arbitro LA PENNA 5 – Pronti via e dopo nemmeno 20 secondi ammonisce Bandinelli per un fallo onesto a metà campo e già vedi il match indirizzato. La gestione successiva dei cartellini è cervellotica, ne fanno le spese diversi aquilotti. Sbaglia sul rigore concesso perché Pio Esposito non viene toccato, mentre richiamato al Var è “costretto” a estrarre il rosso per Lapadula. Gestisce qualche “vantaggio” in maniera discutibile e non concede un fallo evidente a Candelari dal limite dell’area apparso evidente. Lo Spezia non perde per “colpa” sua intendiamoci, ma se per l’AIA è uno dei migliori arbitri da mandare a dirigere in Serie B, immaginiamoci il livello medio quale sia.