Dopo il pareggio a reti bianche in trasferta contro il Cesena, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha parlato nella consueta conferenza stampa post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Lo Spezia ci ha provato fino alla fine: il diciannovesimo palo, poi il rigore sbagliato. Cosa ne pensa?
“Abbiamo giocato una partita non semplice contro una buona squadra, il Cesena, che ha nelle ripartenze una delle caratteristiche più importanti. Noi abbiamo avuto delle occasioni per passare in vantaggio, ma dal punto di vista motivazionale la squadra è stata esemplare. Abbiamo commesso qualche errore a livello tecnico a inizio partita, poi la squadra ha preso in mano la gara e il Cesena giocava solo di rimessa. Le occasioni avute sono state abbastanza chiare e diverse, con Esposito P., Reca, Bandinelli, Wisniewski, per non parlare del calcio di rigore. Ma ci sono partite che vanno così”.
C’è qualcosa che cambierebbe ora nelle scelte della formazione iniziale?
“Prima dovrei rivedere la partita per capire bene. Ma sostanzialmente la squadra ha giocato nella metà campo del Cesena, che non dobbiamo dimenticare che è sesta in classifica. Avremmo meritato qualcosa in più e quando non si vince ovviamente qualche errore c’è sempre. Però nello specifico della formazione non avrei cambiato niente di particolare”.
Il rigore lo doveva tirare Lapadula?
“Si, era lui il rigorista designato”.
Qual è il suo giudizio sulla prestazione di Nagy, al rientro da titolare e chiamato al difficile compito di sostituire Esposito S.? Può fare un bilancio su questa parte di campionato?
“Nagy ha giocato un’ottima partita, considerando anche il fatto che non giocava da quasi due mesi a causa dell’infortunio. Comunque io sono molto soddisfatto della prestazione della squadra, perché venire qui a Cesena, giocare bene, avere diverse occasioni per andare in vantaggio e concedere il giusto a una squadra forte come questa, non è scontato. Mancano otto partite e sono da giocare con grande voglia perché siamo in una posizione di classifica splendida e assolutamente inaspettata a inizio campionato. Perciò possiamo e dobbiamo giocarci le nostre carte per la promozione”.
Questa è stata forse la trasferta più difficile da qui alla fine. Ma ora c’è un problema rigorista? E forse l’errore di Lapadula non è stato sbagliare il gol prima di conquistare il rigore?
“Lapadula è stato bravissimo perché ha preso il rigore: si è tirato fuori dal fuorigioco ed ha attaccato la profondità e coperto la palla in maniera ottima. Il rigore era sacrosanto. No, non c’è un problema rigorista: ogni volta che un mio giocatore sbaglia un rigore, penso che è successo anche Maradona nella sua carriera. Quindi se è accaduto a lui, può succedere a tutti”.
