Il -5 che separa oggi lo Spezia dal Pisa era qualcosa di preventivabile fin dai momenti immediatamente successivi alla vittoria contro i toscani nello scontro diretto del “Picco”, vittoria che ha permesso alle aquile di mantenere quanto meno in vita il duello per la promozione diretta.
Il turno successivo, con il Pisa che ospita il Mantova e lo Spezia di scena sul difficile campo del Cesena, ha apparecchiato per gli uomini di Pippo Inzaghi la possibilità di evitare l’acqua alla gola in un momento per loro particolarmente delicato.
Non per questo l’amarezza si fa meno pesante al termine dell’ennesima gara che gli uomini di mister D’Angelo interpretano nel miglior modo possibile, con la consueta padronanza del campo, con la personalità dei forti e le occasioni giuste per segnare.
Questo, però, è un periodo nel quale, oltre ad un’ equa dose di buona sorte, manca quel killer-instinct idoneo a indirizzare le partite per fare proprio il bottino pieno.
Manca soprattutto su azione, stante l’enorme mole di gioco creata, di occasioni da rete sviluppate, di pressione costante nella metà campo avversaria.
Manca il colpo del KO in grado di far fare l’ulteriore salto di qualità ad un gruppo protagonista di un campionato senza dubbio al di sopra delle aspettative, di un campionato da record – in questa categoria – per la società di via Melara.
5 punti, quindi, con 8 partite ancora da giocare col coltello tra i denti prima dello striscione di arrivo.
5 punti da cercare di limare gara per gara e non potendo più permettersi errori o malasorte, episodi negativi, occasioni sciupate.
Un finale di campionato che diventa un vero e proprio mini-torneo conclusivo per una squadra che, aldilà dell’esito finale della regular season e dei suoi eventuali tempi supplementari, resterà per chissà quanto tempo nel cuore della tifoseria aquilotta.
Sono apparentemente similari i calendari che aspettano le due formazioni in lotta sebbene il Pisa sarà di scena a Bari, su un campo dove le aquile hanno lasciato le penne, e affronteranno una Cremonese che pare in piena ripresa dopo aver gettato alle ortiche, alla stregua dello Spezia, un sacco di punti alla portata dopo prestazioni importanti.
Le aquile avranno subito la possibilità, con il doppio impegno casalingo non proibitivo contro Brescia e Sampdoria, di tenere il fiato sul collo di un Pisa che giocherà ancora dopo lo Spezia e che potrebbe risentire dosi fastidiose di tensione emerse non saltuariamente nella formazione nerazzurra, l’ultimo dei quali lungo tutto il primo tempo contro il Mantova.
Se in queste gare i bianchi faranno il loro e il Pisa avrà un inciampo, allora ecco che gli uomini di D’Angelo potranno far sentire altra pressione ospitando al “Picco” formazioni in grande difficoltà come Cosenza e Salernitana.
Tutte gare, chissà, che sarebbe stato forse conveniente affrontare nelle scorse settimane per guadagnare maggiore terreno sul Pisa e mettere a dura prova anche la consistenza mentale di una formazione, quella toscana, che ha fatto quasi sempre buon uso del piccolo o medio vantaggio cumulato di volta in volta lungo il cammino.
L’attenzione è rivolta in questi giorni al recupero di giocatori importanti per la mediana aquilotta, confidando finalmente nei gol e nell’esperienza da vincente di Lapadula, nel fondamentale recupero di Elia, negli strappi di un giocatore come Kouda che ha tutto per poter dare una grossa mano dentro un rush finale nel quale occorrerà brillantezza, forza e gamba.