Alla vigilia aveva parlato di partita molto importante, oggi al termine della stessa, Pasquale Marino deve analizzare con amarezza una sconfitta inaspettata
Mister qual è il rammarico più grande?
“Il rammarico più grosso è aver perso contro una squadra in difficoltà, ultima in classifica e sinceramente invece mi aspettavo una prestazione diversa, specie dopo la partita non bella fatta a Pescara. Non eravamo sciolti come sempre, al di là che le occasioni siamo riusciti a crearle, ma ci è mancata la solita brillantezza nel fraseggio. In tutto questo è inutile cercare alibi come le assenze“.
“E’ un peccato, dopo quello fatto sino ad ora, buttare via punti importanti così. Nel nostro percorso di crescita c’è stato sempre un progressivo miglioramento, se questo processo di interrompe, la colpa è soprattutto del mister che non sta facendo in modo che prosegua”. ha continuato il tecnico spezzino.
Due errori a centrocampo sono costati altrettanti gol:
“Qualche pallone ci sta di perderlo, ma oggi non avevamo l’attenzione giusta per porre rimedio con le coperture preventive che, di solito, facciamo più attenzione a mettere in pratica. Il primo gol è arrivato al primo loro affondo, ma dopo abbiamo subito tante ripartenze e non è da noi. Quando sei in svantaggio non puoi rischiare di compromettere tutto attaccando a testa bassa e concedendo spazi agli avversari, quindi non dovevamo prendere il secondo gol. Abbiamo commesso tanti errori, non solo nel palleggio, è ovvio che poi la gara si è messa bene per gli avversari“.
Quali i motivi di questo periodo, l’inchiesta e i ricorsi possono influire?
“Non penso che la squadra soffra quello, anzi dico che non abbiamo intenzione di buttar via un’annata così senza reagire, dobbiamo tornare quelli di qualche settimana fa a tutti i costi, già a partire dalla prossima gara. E non è nemmeno una questione fisica, perché non abbiamo corso meno rispetto al solito ma sicuramente abbiamo corso peggio delle altre volte“.
Dopo l’ingresso di Galabinov gli hai avvicinato Okereke?
“Si, ho chiesto io ad Okereke di giocare più vicino a Galabinov. Il bulgaro si è sempre trovato meglio a giocare con un altro attaccante vicino, quindi ho provato a dargli questo tipo di supporto. Ciò nonostante non siamo comunque stati brillanti come al solito”.