Dopo il pareggio d’oro ottenuto in inferiorità numerica allo stadio “Olimpico Grande Torino”, Lo Spezia raggiunge quota diciotto punti in classifica. Prestazione di ottimo livello per il giovane attaccante aquilotto Roberto Piccoli, che nel post match ha commentato così la sua gara e quella della sua squadra.
“Sono molto contento e soddisfatto soprattutto delle prestazione della squadra perché abbiamo fatto davvero una grande partita” – ha esordito l’attaccante bianco.
Sulla respinta di Sirigu sul tiro di Gyasi com’è andata?
“Sinceramente pensavo di aver fatto gol all’inizio e invece ha fatto due grandi interventi il portiere, prima sulla conclusione di Gyasi e successivamente sulla mia”.
Come avresti preso un’eventuale sostituzione nel momento in cui siete rimasti in inferiorità numerica?
“Se il mister mi avesse sostituito io lo avrei capito perché, essendo in dieci, è una scelta che ci può stare. Alla fine lo ringrazio per non avermi fatto uscire”.
Non era facile sostituire Nzola, ma tu hai giocato con molta serenità e personalità, come tutta la squadra anche in inferiorità numerica: è questa la differenza tra voi e i giocatori del Torino? Loro forse avevano una maggiore pressione?
“Noi quando siamo rimasti in dieci, abbiamo sempre dimostrato solidità, come si è visto anche a Napoli. Ci siamo messi a difendere molto bene con la giusta attenzione, per poi ripartire e cercare di far male ai nostri avversari. Purtroppo non siamo riusciti a segnare anche se abbiamo avuto diverse occasioni. Io cerco di dare sempre tutto durante la settimana per farmi trovare pronto: certo Nzola sta facendo molto bene e si merita di giocare; io mi impegno a dare il massimo quando vengo chiamato in causa”.
Oggi molti giovani in campo: Pobega, tu e Agoume. Vi sentite già cresciuti rispetto ai primi passi in serie A.
“Si, stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista grazie al mister, ai nostri compagni più esperti e alla società che ci fa maturare giorno per giorno ed è per questo che ci facciamo trovare pronti quando veniamo chiamati in causa”.