Dopo il pareggio ottenuto giocando una gara quasi completamente in inferiorità numerica a Torino, il tecnico aquilotto Vincenzo Italiano ha analizzato così la gara dei suoi
Lo Spezia ha giocato buona parte della partita in dieci, un pareggio importante: ma alla fine ha pensato di poterla vincere?
“È chiaro che ho pensato ad una partita di sofferenza, ma abbiamo avuto diverse situazioni che si potevano trasformare in gol. È normale che in inferiorità numerica si soffra, ma non è la prima volta che riusciamo a fare delle buone prestazioni. Abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Marchizza che avremmo potuto sfruttare meglio, ma va bene così: in questa categoria è molto difficile portare a casa il risultato con l’uomo in meno e noi oggi siamo molto contenti di esserci riusciti”.
Avete dimostrato grande compattezza, sia in fase difensiva che offensiva.
“Si sa che in questi casi serve un sacrificio enorme da parte di tutti: siamo riusciti a concedere pochissimo, nonostante l’inferiorità e abbiamo creato tre o quattro occasioni da gol importanti. Per quanto mi riguarda non posso che essere felice e continuiamo nelle striscia positiva aggiungendo un altro risultato alle due vittorie precedenti”.
Quanto è importante dal punto di vista psicologico essere riusciti a portare a casa questo punto in inferiorità numerica?
“Io ho sempre detto che in questa categoria l’inferiorità numerica corrisponde ad una sconfitta: è davvero difficile riuscire a portare a casa il risultato con l’uomo in meno. Ma quando ottieni il punto è importantissimo e fa crescere in autostima, mentalità, consapevolezza e fa credere nei propri mezzi: è un punto d’oro e penso si sia visto dai nostri festeggiamenti nel post partita”.
Anche oggi molte assenze: ha avuto risposte importanti da quelle che a inizio campionato erano le seconde linee.
“Tra Covid e infortuni (ultimo quello di Nzola) avevo detto che chiunque si fosse presentato in campo non avrebbe dovuto far rimpiangere gli assenti. Oggi il play davanti alla difesa era Agoume, un 2002 e l’attaccante centrale Piccoli, classe 2001, quindi la squadra era giovanissima e ottenere un punto con ragazzi così giovani in campo è una grande soddisfazione per me, ma anche per loro”.
Diciotto punti in diciotto partite: avrebbe immaginato di avere questi punti e trovarsi in questa posizione di classifica ad inizio campionato?
“In tutta sincerità no per diversi motivi. Abbiamo avuto diverse difficoltà perché il 20 agosto eravamo ancora in campo per i play off di serie B: siamo partiti in ritardo e con molti esordienti nella massima serie. Pensare di trovarci in questa zona di classifica era impensabile a inizio campionato, ma ci portiamo dietro la mentalità dello scorso anno in cui abbiamo fatto qualcosa di straordinario, inserendo in squadra giocatori giovani e continuiamo su quella strada, dopo aver reagito a un momento buio: ci sarà ancora tanto da soffrire, ma siamo pronti a farlo”.
Cosa dirà a Vignali in questa settimana, dopo l’espulsione di stasera?
“E’ chiaro che se avessimo perso 5-0 mi sarei arrabbiato e gli avrei detto qualcosa di brutto; se invece la partita finisce 0-0 il mister è un po’ più tranquillo e la risolve in maniera diversa. Non si può fare un’entrata così, sapendo quanto si rischia nel lasciare i compagni in inferiorità numerica. Queste cose capitano, ma non devono più succedere perché ti può andare bene una volta o due, ma l’inferiorità numerica è un vero macigno sulla partita. Vignali sa di aver sbagliato: prima negli spogliatoi ha chiesto scusa alla squadra ed è partito un applauso“.
