Dopo la sconfitta dell'”Olimpico” contro la Lazio, il tecnico aquilotto Vincenzo Italiano ha analizzato così la prestazione della sua squadra.
Oggi torna a casa dispiaciuto vista la prestazione coraggiosa e di qualità, ma peccato per il finale.
“In questo momento sono molto arrabbiato perché a questo punto del campionato un pareggio come quello di oggi per noi sarebbe stato oro colato oltre che meritato. A causa di un episodio non portiamo a casa nemmeno un punto e di questo sono veramente rammaricato. La squadra ha fatto quello che doveva fare: siamo venuti qui e abbiamo giocato la nostra partita, pur concedendo qualcosa, ma oggi ci saremmo meritati il pareggio”.
Si è arrabbiato molto per il fallo di mano fischiato a Marchizza, ma anche per l’episodio non fischiato di Acerbi?
“Sul fatto di Acerbi io ho sentito dire mano, ma non ho capito se era la mano di appoggio o l’altra. Del fallo per il rigore che ci hanno fischiato contro non ne voglio parlare troppo. Prima del calcio d’angolo dovevamo fare meglio e il nostro portiere poteva fare qualcosa in più: quindi la responsabilità è nostra e non dell’arbitro”.
Ha parlato con Giua a fine partita: cosa le ha detto dell’episodio del rigore?
“Mi ha detto che è stato Marchizza ad allargare il braccio e per lui quello è rigore: sono episodi in cui è l’arbitro a decidere. Comunque è responsabilità nostra perché dovevamo fare meglio in quell’occasione”.
Sono tanti i gol subiti nei secondi tempi: è un fatto mentale, fisico o altro?
“A fine primo tempo ho radunato la squadra e ho detto loro che era il quarto 0-0 consecutivo fuori casa; poi nel secondo tempo continuiamo a subire gol ingenui su errori nostri. Cerchiamo di stare più concentrati e di fare in modo che si veda che stiamo lavorando su questo aspetto, perché lo stiamo facendo. Siamo ripartiti male nella ripresa, poi abbiamo recuperato segando un gran gol: sono cose su cui si deve lavorare, ma ci può stare che sia un fattore mentale o un calo fisico in qualche reparto; speriamo di riuscire a migliorare al più presto”.
Visti anche gli altri risultati delle squadre in lotta per la salvezza, la classifica per ora continua a sorridervi: questo vi dà un minimo di serenità in più?
“Il rammarico è che con questo punto, avremmo dato grandissimo valore alla vittoria contro il Cagliari e saremmo stati in una situazione ancor più positiva. Ma il campionato non finisce oggi: ci sono ancora nove battaglie e l’unico rammarico è che oggi avevamo rimesso in piedi una gara complicata e non siamo riusciti a portare a casa punti”.
Cosa ha pensato quando ha visto il gol di Verde?
“Quando subentra un ragazzo e riesce ad essere così decisivo, per qualsiasi allenatore è una gioia immensa perché vuol dire che i giocatori che entrano, hanno la voglia di dimostrare qualcosa. Mi dispiace ancora di più che questo gol non sia servito a portare a casa un punto: i ragazzi sono molto dispiaciuti, ma abbiamo ancora nove partite e, se questo è lo spirito, sono convinto che ce la possiamo fare”.