PROVEDEL – 5,5 Nessuna colpa particolare sul poker napoletano
VIGNALI – 5,5 Inizio col brivido, qualche indecisione unita a qualche buona diagonale e una gara di inevitabile sofferenza, restando in piedi, contro un immarcabile Insigne.
ISMAJLI – 5,5 Non mette pezze, gioca abbastanza ordinato, l’uragano Osimhen è di difficile contenimento se affrontato a centrocampo senza compattezza tra i reparti.
CHABOT – 5 Contro certe squadre, in certe partite, va in affanno. Come sempre non impeccabile in materia di linea alta e fuorigioco. Urge il recupero di Martin Erlic.
MARCHIZZA – 5,5 Preso in mezzo in occasione del primo gol partenopeo, difende con sofferenza su Politano, non punge davanti, tiene in gioco Osimhen per il gol che chiude definitivamente il match.
RICCI – 5 Lontano parente del giocatore che conosciamo, si perde Zielinski nell’azione che porta al vantaggio il Napoli, non riesce mai a prendere un minimo in mano ritmi e controllo del gioco.
ESTEVEZ – 6 Anche per lui una gara di pura sofferenza, ci mette tutta la garra che può, va a prendersi quel cross di Gyasi costringendo Meret alla respinta sui piedi di Piccoli per il gol della flebile speranza. Uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca.
MAGGIORE – 6 Ci prova, spesso anche in solitaria ma non con testardaggine, il fatto è che il Napoli difende compatto e i compagni senza palla sono troppo “sufficienti”. La sensazione è che dalle sue iniziative, dalla sua gamba e dalla sua spavalderia tecnica dipenderanno molti destini prossimi in fase offensiva.
VERDE – 5,5 Nello stretto impensierisce Hisaj seppur senza eccellere in fatto di incisività. Italiano lo preserva forse per Genova..
GYASI – 5 Non segue Di Lorenzo nell’azione del vantaggio napoletano, ed è un altro campanello d’allarme sulla sua attuale brillantezza atletica vista la sua proverbiale disposizione al sacrificio e alla copertura. Davanti morde troppo poco.
AGUDELO – 5,5 Ci si attendeva di più dal colombiano, ma è anche vero che da falso nueve abbiamo tutti quel meraviglioso ricordo della gara contro il Milan. La sua gara perfetta. Fa il solletico alla difesa di Gattuso.
PICCOLI – 6 La sua fisicità dà quantomeno fastidio ai centrali azzurri, mette la firma sul gol della bandiera. Una media-gol importante, la sua, che potrebbe valergli qualcosa in termini di minutaggio per questo rush finale.
FARIAS – 5,5 Sull’1-3 tutti abbiamo pensato che una sua giocata, chissà, avrebbe anche potuto riaprire il match con mezzora da giocare. Fa troppo poco per riuscirci.
ACAMPORA – S.V.
SAPONARA – S.V.
All. ITALIANO – 5 Lo sappiamo, è questione di mentalità e il mister se la gioca contro tutti allo stesso modo. Però certo, contro questo tipo di attaccanti e contro questo tipo di squadra, col senno del poi sarebbe stato più utile ridurre i metri di campo alle spalle di una difesa che non vive il suo miglior periodo, con interpreti come Chabot non impeccabili quando occorre grandissima attenzione nella messa a punto della trappola del fuorigioco. L’approccio è stato persino convincente ma l’uno/due del Napoli è una lama che infilza, che toglie ossigeno a gambe e cervello. Da mercoledì riparte la caccia alla vittoria risolutiva, in attesa di Benevento – Cagliari di domani.
A centrocampo c’è forse da fare una scelta coraggiosa, per il ruolo di regista: Leo Sena o perfino Agoume potrebbero garantire maggior sostanza e brillantezza fisica rispetto a questo Ricci, ora che è il momento di giocare anche un po’ “sporco”. Sperando nella resurrezione di Nzola, questo Piccoli merita grande attenzione. È il momento, questo, anche della “gamba”.
Arbitro IRRATI – 6 Fiscale, pure troppo, direzione un po’ troppo spezzettata, ha l’esperienza e la qualità per gestire anche una gara più maschia.