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Domani pomeriggio al “Picco“, la gara del riscatto per gli aquilotti di mister Bjelica: dopo la rocambolesca sconfitta di Trapani, ecco l’occasione per riprendere la marcia interrotta al “Provinciale“. Il Cittadella arriva alla gara contro lo Spezia da due pareggi consecutivi, contro Vicenza e Brescia: una squadra da non sottovalutare, quella di Foscarini; nonostante i soli 14 punti in classifica, è stata negli ultimi anni la “bestia nera” per i bianchi che, nei quattro pretendenti incontri in cadetteria, sono riusciti a vincere una sola volta.
La sconfitta di sabato scorso a Trapani, è stata analizzata e metabolizzata dalla squadra: “Abbiamo analizzato la sconfitta e dopo lunedì non abbiamo più parlato della gara di Trapani. – commenta Bjelica – Ci siamo concentrati tutta la settimana sulla gara contro il Cittadella e abbiamo cercato di capire gli errori. Sabato scorso è mancata concentrazione e in due minuti è cambiata la partita. Ma il calcio è così: anche a Pescara è successo, ma alla fine siamo riusciti a vincere, questa volta no. Quando la squadra prende gol si sente un po’ insicura e dobbiamo migliorare questo atteggiamento e migliorare la concentrazione in quei momenti“.
“Ebagua ha fatto tutta la settimana allenamento con la squadra, sta bene e vuole giocare. Lui ha tanta voglia ed è forte fisicamente: ha un piccolo fastidio al ginocchio che valuteremo dopo il match – ha spiegato – per il resto stanno tutti bene: in questa settimana io avrei voluto dare un giorno libero a qualcuno che ha giocato tutte le partite, ma loro si vogliono allenare sempre e non mollare nulla“.
Per quanto riguarda il modo in cui la squadra affronterà il match: “Durante la partita possiamo cambiare sistema di gioco perché abbiamo queste caratteristiche, lo abbiamo già fatto diverse volte. Ho visto il Cittadella nelle ultime partite e non mi è sembrato che attuino un atteggiamento difensivo, anzi: sono una buona squadra che non merita questa classifica; è proprio per questo che dovremo porre molta attenzione dal primo all’ultimo minuto“.
Per quanto riguarda il modulo difensivo: “Per domani penso che schiererò ancora la difesa a tre: nelle ultime partite è quella che ci ha dato più sicurezza e consentito di ottenere buoni risultati“.
Un mister che si fa sentire in campo, durante le partite, ma soprattutto durante gli allenamenti e nel pre gara:“Durante la partita non sono distaccato, anzi: posso sembrare freddo perché non sempre dimostro le mie emozioni, cerco di essere equilibrato. Se un allenatore vuole una squadra a sua immagine e somiglianza deve trasmettere il suo temperamento“.
Toccando l’argomento dei leader all’interno della squadra: “Avere delle forti personalità in squadra è molto importante, anche se al giorno d’oggi sono pochi i giocatori che hanno queste caratteristiche. Per un mister è importante avere un leader: nel caso dello Spezia, Ceccarelli, Piccolo, Juande sono possibili trascinatori della squadra, con caratteristiche diverse, ma hanno tutti potenzialità da leader“.
Ricordando come eri in campo, a chi ti paragoneresti? “Mi sento di poter essere avvicinato a Giacomo Bonaventura: magari non giocavo al suo livello, però avevo quelle caratteristiche di inserimento. Forse rispetto a lui ero più offensivo, facevo più gol“.
Infine un giudizio su Marko Bakic: “È giovane, deve crescere: fino a due anni fa giocava in Montenergro, quindi in un campionato non paragonabile alla serie B italiana. Però ha ottime potenzialità e io credo molto in lui. Per domani sarà a disposizione e vedrò se schierare lui o Schiattarella. Tutti i giocatori giovani di questa squadra possono migliorare tanto e lo faranno quando avranno l’occasione di scendere in campo“.