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Un punto conquistato contro la capolista, nonché neo promossa Carpi, salvezza matematica raggiunta e obiettivo stagionale portato a casa: per il terzo anno consecutivo la formazione allenata dall’ex centrocampista di Siena e Treviso Roberto D’Aversa può sorridere.
Salvezza doveva essere e salvezza è stata, anche se durante la stagione gli abruzzesi hanno più volte accarezzato il sogno di entrare nella fatidica zona play off. Un miraggio non troppo distante sino a qualche settimana fa, ma che col passare delle giornate ha fatto posto al più realistico obiettivo del mantenimento della categoria cadetta.
La squadra della Presidentessa Valentina Maio ha assunto il ruolo di spina nel fianco di tutte le avversarie, dimostrando solidità difensiva e qualità offensiva.
4-3-3, ma anche 4-4-2 i moduli utilizzati, con gli attaccanti Piccolo, Thiam e Gatto sempre pronti a sacrificarsi per i centrocampisti, vera arma in più dei rossoneri. Tra questi, gli esperti Vastola e Bacinovic, ma anche il giovane Paghera. In difesa, invece, spicca su tutti la bandiera Mammarella.
A caratterizzare la stagione del Lanciano è stato soprattutto il segno X: su quaranta partite, difatti, gli abruzzesi hanno raccolto ben 20 pareggi, a fronte di dieci vittorie e altrettante sconfitte
Equilibrati anche i numeri relativi ai reparti di gioco, con uno score offensivo di 49 reti segnate e uno difensivo di 45 subite.
Di certo, a due giornate dal termine, nonostante i 50 punti in cassaforte, i ragazzi di D’Aversa continueranno a mostrare il grande carattere che li contraddistinti nel corso del torneo. A cominciare dalla gara contro lo Spezia…