[ot-caption title=”Una splendida Curva, uno splendido Gruppo, un grande Mister – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Grazie.jpg”]
Ingenuità, maledetta ingenuità e inesperienza, la prima cosa alla quale ti viene da pensare dopo la gara di ieri sera, ma poi ti accorgi che non c’è solo quello, c’è anche dell’altro.
C’è un bel po’ dello specchio di questa stagione: a tratti uno Spezia irresistibile, bello da vedersi, anche se un po’ sfortunato; ma soprattutto quella buona fetta di torto arbitrale che ci era già costato tanto ed anche ieri è stato determinante.
Un peccato, un delitto, un destino avverso, ma in tutto questo c’è finalmente tanto di positivo, c’è un entusiasmo ritrovato, c’è un patrimonio tecnico ed umano di grande spessore e soprattutto c’è un mister con la M maiuscola.
Da gran Signore ieri sera ha risposto alle domande dei cronisti in maniera eccellente, condensando l’annata in qualche frase sibillina, e rilanciando la sfida per l’anno prossimo.
A lui va un Grazie immenso per aver riportato un calcio bello a vedersi, ma soprattutto ricco di forza caratteriale, ricco di valori e che punta dritto ai sentimenti dei suoi ragazzi e della gente del Picco.
Un Grazie per averci regalato una stagione di grande spessore che non potrà che essere migliorata nel prossimo futuro se si continuerà su questa strada, e non potrà che accadere.
Un Grazie anche al suo gruppo di ragazzi, un gruppo che merita di riprovarci, che dagli errori e dalla delusione di ieri sera saprà sicuramente raccogliere gli aspetti più importanti per crescere e ripartire più forti di prima.
Un gruppo che, forse, senza le vicissitudini, specie del girone d’andata, avrebbe colto una promozione che probabilmente sarebbe stata meritata.
Un Grazie anche a Damir Miskovic, alla svolta voluta e realizzata, alla caparbietà con la quale ha portato avanti questo progetto, pur ridimensionando costi e stipendi.
Gli insegnamenti, l’esperienza, la strada tracciata da questa annata, meritano di avere una continuità che può proiettarci alla prossimo anno, con tante aspirazioni e speranze concrete.
Ora però è giusto fermarsi un attimo, alzarsi virtualmente tutti in piedi, come ha fatto tutto lo Stadio ieri sera, e dirlo forte a futura memoria:
GRAZIE A TUTTI!