La spallata a Valentini, in occasione del gol del 3-2 contro l’Ascoli, potrebbe essere una spallata a un’intera stagione, un indizio di primavera, una svolta.
E’ stato il colpo dell’estate di Guido Angelozzi, Andrey Galabinov, arrivato all’ultimo minuto del mercato estivo ma corteggiato, giorno per giorno, per più di un mese.
Telefonate e viaggi a Genova per cercare di convincere il centravanti bulgaro a scendere di categoria, a sposare una piazza che aveva assoluto bisogno di un attaccante di nome, di stazza, di “categoria”.
Dopo una lunga trafila in B, l’anno al Genoa in massima serie non è andato poi male, anzi, nonostante le presenze a singhiozzo in un contesto comunque altamente competitivo.
Il Genoa però decide di puntare su altri profili, il giocatore tergiversa di fronte ad altre proposte perchè crede di poter meritare un’altra chance in Serie A.
La chance non arriva e alla fine approda nel golfo dei poeti, in una categoria che conosce come le sue tasche.
Probabilmente, a monte delle motivazioni per un’annata fino a due giorni fa non all’altezza, c’è proprio un aspetto mentale da considerare, lo stesso che probabilmente ha frenato Luca Mora lo scorso anno, quando ha lasciato Ferrara ed un’agognata serie A per scendere nuovamente di categoria.
I malanni fisici non hanno poi aiutato l’attaccante ex Avellino, in preda a un via vai tra campo ed infermeria, mentre i compagni d’attacco si prendevano la scena in maniera anche sorprendente, disegnando un attacco veloce e dinamico.
Contro l’Ascoli, Galabinov ha dato un assaggio di tutte quelle qualità che da tempo i tifosi aquilotti aspettavano di vedere: assist per i compagni, sponde mai fini a se stesse, calci piazzati quasi perfetti, un rigore battuto con la giusta personalità , afferrando subito il pallone e prendendosi quel compito, e poi quel gol vittoria, quella spallata a Valentini così piena di astuzia, di chili e d’esperienza, per un colpo di testa forte e chirurgico nell’angolino.
La spallata di Galabinov, che suggella una rimonta fondamentale in chiave Play Off, porta tre punti ottenuti in superiorità numerica, si, ma non per questo agevoli. Finalmente, il colpo da 90 del centravanti di peso, in un pomeriggio da “Picco”.
La spallata di Galabinov è un messaggio diretto anche a mister Marino, che da oggi può contare certamente su una freccia in più al suo arco, con la sola difficoltà di stabilire come, in quale campo ed insieme a chi, schierare questo “nuovo” attaccante.