Serie B – 22° Giornata
15/01/2016 – ore 20.30
Stadio Alberto Picco
Arbitro: Di Paolo di Avezzano – 5
Spezia |
0 |
– |
0 |
Bari |
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(4-4-2) | |
7 – Chichizola | 1 |
6 – De Col |
2 |
7 – Postigo | 5 |
6,5 – Terzi | 19 |
6,5 – Migliore |
17 |
5,5 – Ciurria |
25 |
7 – Pulzetti | 32 |
6,5 – Juande |
8 |
6 – Situm |
18 |
6,5 – Catellani | 10 |
6 – Nenè | 9 |
6 – Di Carlo |
All |
A disposizione | |
Sluga | 12 |
6,5 – Calaiò |
11 |
s.v. – Rossi |
14 |
Errasti |
15 |
Crocchianti | 16 |
6,5 – Kvrzic | 20 |
Vignali | 24 |
Misic | 26 |
Canadjija | 27 |
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(4-3-3) | |
1 | Guana – 7 |
2 | Sabelli – 6 |
13 | Di Cesare – 7 |
20 | Rada – 6,5 |
23 | Gemiti – 6 |
25 | Defendi – 6 |
28 | Porcari – 6 |
29 | Valiani – 6 |
18 | Rosina – 6 |
19 | Maniero – 5,5 |
7 | Boateng – 5,5 |
All | Camplone – 6 |
A disposizione | |
12 | Micai |
4 | Romizi |
6 | Di Noia |
11 | Sansone – 6,5 |
15 | Contini |
17 | Camara |
21 | Tonucci |
24 | Petropoulos |
27 | Donkor |
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Angoli: 6 – 5
Recuperi: 0‘ – 3‘
Note: Serata serena e fredda, terreno ottimo.
Spettatori: 1.480 paganti, 5.778 abbonati – incasso 12.200 + 31.000 abb.
Servizi sulla gara |
Top & Flop della sfida del Picco |
Il Sondaggio sul migliore dello Spezia |
Intervista a Mister Di Carlo |
Intervista a Mister Camplone |
Intervista a Nico Pulzetti |
LE FORMAZIONI: DE COL E PULZETTI SUBITO IN CAMPO, DEBUTTO OFFENSIVO PER CAMPLONE
Dopo 19 giorni di pausa, il 2016 del campionato cadetto ricomincia dal freddo del Picco, teatro della prima giornata di ritorno. Di fronte Spezia e Bari, accomunate dalla voglia di rivalsa dopo un fine 2015 sotto le aspettative. Caldissimi gli animi dei supporter aquilotti, in trepidante attesa della sfida di Coppa Italia di lunedì contro l’Alessandria, valevole i quarti di finale e la grande prospettiva di affrontare il Milan di Sinisa Mihajlovic.
Subito arruolati De Col e Pulzetti, ultimi arrivi della sessione invernale del mercato. Nel confermatissimo 4-4-2 di Di Carlo spazio dunque a Chichizola in porta, quindi De Col, Postigo, Terzi e Migliore in difesa, Ciurria, Pulzetti, Juande e Situm sulla mediana e la coppia d’attacco composta dal tandem Catellani – Nenè. A riposo Calaiò, out Valentini, Acampora, Martic, Felice e Antonio Piccolo.
Per i pugliesi la novità più rilevante di mercato arriva dalla panchina, con Camplone al debutto dopo l’esonero di Nicola. Il tecnico pescarese opta per un arrembante 4-3-3 con Guarna tra i pali, Sabelli, Rada, Di Cesare e Gemiti in difesa, Defendi, Porcari e Valiani a centrocampo, Boatenfi, Maniero e Rosina il tridente offensivo.
EQUILIBRIO TRA LE PARTI – AI PUNTI MEGLIO GLI OSPITI
Frizzante la partenza dei padroni di casa, insidiosi con Situm sulla sinistra. Non a caso l’ala croata è subito protagonista del primo episodio da moviola, con Sabelli che viene graziato dal Signor Di Paolo di Avezzano dopo un intervento dubbio. Il timido avvio degli ospiti dura pochi minuti: all’8′ la splendida rovesciata di Maniero termina sul fondo dopo l’ottima imbeccata di Valiani.
Il buon ritmo e il pallone giocato a terra sono gli elementi che caratterizzano entrambe le compagini. Al quarto d’ora nuova occasione per il Bari, con Rosina che, dopo aver gettato il panico sull’out di destra, scodella la sfera per Maniero, intercettata però da Postigo. Sugli sviluppi, il pallone termina sui piedi di Porcari, ma la volè dell’ex Spezia finisce sul fondo.
Ci sarebbe spazio anche per lo zero a uno, ma la gioia di Boateng, smarcato lestamente da Rosina su punizione, è strozzata sul nascere perché l’arbitro decide, tra le proteste, di annullare la rete, considerata irregolare per il mancato fischio. Pugliesi vogliosi e intraprendenti. E anche un pizzico arrabbiati.
PRIMO TEMPO A RETI BIANCHE: BARI PIU’ PERICOLOSO, SPEZIA BELLO A META’
Di Carlo punta il dito contro la frenesia dei suoi, incapaci dalla mezz’ora di affacciarsi con regolarità dalle parti di Guarna. Ne approfittano gli uomini di Camplone, pericolosi su calcio da fermo con la girata di testa di Di Cesare, di poco alla sinistra di Chichizola. E’ Ciurria a dare la scossa ai propri compagni, scodellando un buon pallone sulla destra, sul quale Nenè interviene con la punta, non riuscendo però ad impensierire il numero uno pugliese.
Passano i minuti e sale l’organizzazione mista ad aggressività dei rosso bianchi, bravi a sfruttare l’eccessiva lunghezza dei reparti spezzini. Ci prova Boateng al 38′ da fuori, ma Chichizola neutralizza sicuro. Per i bianchi l’estro di Catellani non viene finalizzato da Juande, impreciso nel concludere di prima l’ottimo pallone servitogli dall’ex Sassuolo e Catania.
Nel finale della prima frazione di gioco occasioni da una parte e dalla’altra: prima è un rapidissimo Ciurria a non trovare per un soffio Nenè, quindi Defendi risponde con un destro dai venti metri che impegna Chichizola. Duplice fischio del direttore di gara, squadre al riposo sullo zero a zero senza alcun istante da recuperare.
AQUILE RIVITALIZZATE, OCCASIONI PER BOATENG
Ad inaugurare i secondi quarantacinque minuti è la punizione dalla sinistra di Nenè, bloccata senza troppa apprensione da Guarna. Le urla di Mister Di Carlo nel quarto d’ora di pausa portano i propri benefici, regalando motivazione e forza ad uno Spezia brillante solo a sprazzi nella prima frazione di gioco. Al 3′ destro velenoso di Catellani, di un soffio fuori.
Gli ospiti non ne vogliono però sapere di abdicare ed allora ecco Boateng protagonista, in appena un minuto, di due palle gol: la prima arriva al 13′ su invito di Maniero, ma prima Pulzetti e poi Chichizola neutralizzano la sfera. Quindi è lo stesso numero 1 argentino a distendersi sulla debole conclusione dell’attaccante pugliese.
IL PALLONE NON ENTRA, PUGLIESI COMPATTI: FINISCE ZERO A ZERO
Primi cambi tra le fila dello Spezia, con Kvrzic e Calaiò che rilevano Ciurria e Catellani. Per il Bari, invece, Camplone getta nella mischia l’ex Samp Sansone per Boateng. A venti minuti dal termine occasionissima per Pulzetti, bravissimo a staccare di testa, ma sfortunato nell’indirizzare il pallone a pochi centimetri dalla rete.
Ci prova anche il neo entrato Kvrzic con un sinistro dal limite, ma Guarna risponde presente, deviando in angolo con un bel tuffo. Tocca anche a Calaiò iscriversi al registro delle palle gol, ma la freccia dell’arciere è ben lontana dal cerchietto rosso. Le Aquile attaccano a testa bassa, mentre il Bari si riaffaccia dalle parti di Chichizola, sfruttando un generoso regalo di Terzi a Maniero, sul quale però Postigo riesce a mettere una pezza.
In un finale caratterizzato dalla paura, scatto d’orgoglio di De Col, bravo a pennellare un lob per l’accorrente Migliore che al volo non trova per poco lo specchio. Gli ospiti rilanciano e raddoppiano, con Sansone che prima chiama al miracolo Chichizola, quindi con il colpo di testa di Maniero, ancora una volta respinto dall’estremo difensore aquilotto.
Dentro anche Rossi negli ultimi minuti, ma a sfiorare la rete è il solito sinistro di Situm, di poco a lato. Pochi istanti prima, polemiche per un tocco di mano sulla conclusione dello stesso croato, ci starebbe il rigore ma l’arbitro Di Paolo non se la sente, sbagliando, di assegnarlo.
Non c’è per altre emozioni: al termine dei tre minuti di recupero, il Signor Di Paolo ufficializza lo zero a zero.
UNO ZERO A ZERO PREZIOSO
All’andata era finita con un pirotecnico 4 a 3, il ritorno è tutt’altra cosa: le emozioni, però, non mancano nemmeno in questa occasione, anche se lo zero a zero lascia pochi dubbi. Un punto che muove la classifica di entrambe, ma che accontenta soprattutto il nuovo Bari di Camplone, apparso subito con le idee molto chiare. Le Aquile, trascinate dall’ottimo debutto di Pulzetti, ci hanno provato soprattutto nella ripresa, ma sfortuna e sterilità offensiva continuano ad essere inquietanti costanti. Un pareggio certamente da non buttare, ottenuto contro una vera e propria corazzata, costruita per la promozione diretta. Adesso l’Alessandria e un sogno chiamato San Siro. Da affrontare con più cattiveria.
Tabellino Enrico Lazzeri