[ot-caption title=”La Curva dei tifosi ciociari al Matusa – Foto dal web” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/12/tifosi-frosinone.jpg”]
Al “Picco” sabato assisteremo ad una gara che si prospetta interessante e difficile per entrambe le compagini.
Lo Spezia, non al completo, affronterà un Frosinone che occupa le zone alte della classifica e non ha problemi seri di infortuni.
Per capire meglio come si preparano i ciociari abbiamo intervistato gli SMOS (Social Media Official Supporter) dei gialloblu Matteo Nanè ed Alessandra Di Legge.
La partita degli ex Sammarco e Frara, cosa mi dite di loro?
Matteo: “Giocatori bravi e di esperienza, colonne portanti della squadra sia in campo che nello spogliatoio. Ma soprattutto grandi uomini“.
Alessandra: “Sammarco sembrava che non si fosse perfettamente integrato nel meccanismo della squadra ma ha dato il suo contributo. Nell’anno della serie A, nonostante la retrocessione si è rivelato uno dei punti fermi del centrocampo di Stellone che lo ha impiegato per ben 14 partite consecutive. Giocatore duttile che, facendo gli scongiuri del caso, sembra aver risolto i suoi piccoli problemi fisici. Sarà titolare anche a La Spezia. Alessandro Frara centrocampista di qualità, a Frosinone è un totem. Fu suo il secondo gol che firmò la promozione in serie B nella finale play-off contro il Lecce al Matusa. Al momento non è titolare fisso ma è un punto di riferimento di qualità in campo e in assoluto anche nello spogliatoio“.
Come vi aspettate l’ambiente spezzino, dal punto di vista della squadra e da quello del tifo?
Matteo: “E’ una squadra tosta con giocatori validi, Nenè su tutti. Il Frosinone fuori casa, escludendo le ultime gare, ha sempre faticato un po’ a fare punti e lo Spezia è una bestia nera per i ciociari. Anche riguardo il tifo sono belli e compatti da vedere. Un pubblico che merita le zone alte della classifica“.
Alessandra: “L’ambiente dello Spezia è molto caldo e di palato fino. I tifosi del Frosinone ricordano perfettamente la finale di ritorno di Coppa Italia di Serie C, stagione 2004-2005, quando i canarini, sconfitti al Comunale, vennero a pareggiare una gara al Picco nella quale i tifosi liguri rappresentarono il 12° uomo in campo“.
Un giocatore dello Spezia che vi piacerebbe vedere a Frosinone chi potrebbe essere?
Matteo: “Alessandro Piu, è un ragazzo giovane e dalle belle speranze, già nel giro della Nazionale under 20, promette bene“.
Alessandra: “Nenè e Granoche sono le punte di diamante mentre Sciaudone è la classe al servizio della squadra. A mio parere, molto interessante è il terzino sinistro Francesco Migliore, calciatore che nella massima espressione della sua carriera non avrebbe sfigurato in palcoscenici migliori. Ancora oggi è un ottimo elemento attorno al quale lo Spezia ha saputo costruire una stagione importante“.
Anche lo Spezia in futuro sogna di raggiungere l’obiettivo che voi siete riusciti a portare a casa l’anno scorso: la Serie A. Cosa vi sentite di dirci? Cosa vi ha portato la massima serie dal punto di vista morale, dell’insegnamento e dello sport?
Matteo: “Posso dire che forse è il Frosinone che ha portato in Serie A diversi insegnamenti ad altre squadre e tifoserie. Tra varie contestazioni, società indebitate e penalizzazioni di punti. Stirpe ha un club sano ed ambizioso, presto avremo un nuovo stadio di proprietà, il terzo nel calcio italiano dopo Juventus e Udinese e una tifoseria che anche il giorno della retrocessione ha fatto parlare il mondo facendo uscire tra gli applausi i giocatori“.
Alessandra: “Il palcoscenico della serie A non è precluso a una società solida come quella del Presidente Volpi che fa della programmazione seria il suo cavallo di battaglia. A Frosinone la serie A ha lasciato tanto, sia nei giocatori sotto il profilo dell’esperienza che nella società al punto che il Presidente Stirpe ha confermato il management e buona parte dei giocatori della stagione precedente. L’esperienza in Serie A conferma che nel calcio nessun obiettivo è impossibile se alle spalle c’è una società solida che non vive alla giornata ma sa programmare il futuro. Il calcio dei grandi non è irraggiungibile“.
La vostra squadra è costruita per ritornare in A o per fare un campionato tranquillo di alta classifica? E lo Spezia quest’anno, per voi, dove può arrivare?
Matteo: “Fare pronostici è il primo errore da non fare. Il calcio è strano, specialmente la serie B, dove anche l’ultima in classifica può vincere contro corazzate come Verona, Carpi e via dicendo. Il Frosinone deve continuare a lavorare partita dopo partita, senza guardare troppo avanti. Stessa cosa deve fare lo Spezia se vuole raggiungere obiettivi importanti, secondo me almeno i play off può farli benissimo“.
Alessandra: “Il Frosinone è una squadra costruita per recitare un ruolo importante nel campionato di Serie B e non a caso è seconda in classifica. Nello stesso tempo, anche lo Spezia è una squadra che sembra che abbia fatto tesoro dell’esperienza dello scorso anno. Guidata dal cassinate Mimmo Di Carlo che aveva rilevato il croato Bjelica ha centrato la qualificazione ai play-off arrivando alle soglie della promozione. Il campionato di B è notoriamente lungo e insidioso ma lo Spezia può aspirare a restare nel novero delle pretendenti alla promozione“.