[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo alla riunione degli allenatori – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/12/DiCarlo-allenatori-12-12-16.jpg”]
Ospite degli allenatori spezzini nella sala conferenze del “Ferdeghini“, mister Mimmo Di Carlo è tornato al match di sabato scorso con la Spal, rispondendo alle domande dei colleghi.
E’ quindi venuto fuori anche un particolare dell’incontro in emilia che, ancora una volta, riguarda un errore arbitrale ai danni della squadra spezzina:
“Nessuno si è accorto che Mora, sulla punizione che ha portato al pareggio della Spal, era in fuorigioco di almeno un metro. Se ne è accorto bene Migliore che lo stava marcando e le immagini confermano le prime impressioni. Ancora una volta un episodio a noi sfavorevole che, senza voler colpevolizzare i direttori di gara, per sfortuna capita a noi. La serie è già lunga in questa stagione, tanto che, come livello di gioco nelle partite non vinte e per qualche torto arbitrale, avremmo tranquillamente potuto avere 4 o 5 punti in più in classifica, cioè essere a ridosso delle primissime“.
Una Spal che ha giocato all’italiana:
“Le squadre che salgono dalla categoria inferiore, non hanno nulla da perdere e possono anche permettersi il lusso di giocare aspettando l’avversaria, è la tattica utilizzata dalla Spal, ma anche dal Benevento e che sta portando frutti importanti, anche per le qualità delle due formazioni, adatte a questo tipo di gioco. Il nostro errore è stato quello di adagiarci senza provare a chiudere la gara quando l’avevamo in mano, anzi abbiamo concesso due o tre contropiedi pericolosi che hanno caricato i padroni di casa e ci hanno spaventati, sino a subire il gol. Poi tra il primo ed il secondo tempo mi sono raccomandato di fare attenzione alle ripartenze, ma abbiamo commesso l’ennesimo errore prendendo gol nell’unica azione pericolosa della ripresa“.
“Sapevo che loro sarebbero calati alla distanza e, mantenendo la parità, con l’ingresso di Granoche si poteva provare a vincerla, ma il gol subito ci ha complicato le cose. – ha aggiunto Di Carlo – Dobbiamo comunque fare meglio, arrivare a non perdere quando 4 o 5 componenti delle squadra non sono in giornata positiva. Quando a noi succede questo, perdiamo sempre. C’è da dire che ai nostri problemi legati agli infortuni, si legano poi situazioni arbitrali negative che complicano ancor più le cose“.
Che mercato farete a gennaio?
“Innanzi tutto c’è da dire che ci sono ancora tre gare da disputare e dobbiamo cercare di fare il possibile per ottenere il massimo. Poi penseremo a trovare i rinforzi giusti, tenendo conto che quando vai a cercare giocatori nel reparto avanzato, specie a gennaio, chi li possiede se li fa pagare tanto. Ma la società ha confermato che farà il possibile per accontentare l’allenatore“.
E Mimmo Di Carlo resterà allo Spezia?
“Non è ancora il momento di parlarne, ma ho già detto che qui a Spezia sto benissimo, sia con la città ed i tifosi, sia con la società che reputo ottima in tutte le componenti. Quando sarà il momento ci metteremo ad un tavolo. Consideriamo che noi quest’anno abbiamo variato il modo di fare il mercato, ringiovanendo la squadra e quindi c’è bisogno di lavorare tanto, anche solo per portare la squadra ai livelli dello scorso anno. Tenendo anche conto che puntavamo su Iemmello e l’ultimo giorno se n’è andato. Io sono venuto a Spezia per portare questa squadra in seria A e questo rimane il mio obiettivo ma anche quello della società, non ci deve spaventare quindi il ritardo in classifica, perché con questo equilibrio tutto è possibile“.
Quando rientreranno Errasti e Signorelli, Giulio Maggiore potrà giocare in un altro ruolo?
“Iniziamo con il dire che Giulio è molto giovane e quest’anno doveva entrare in squadra con gradualità, invece gli infortuni dei suoi compagni in quel ruolo, mi hanno convinto a schierarlo titolare per diverse gare consecutive. La sua difficoltà però, come quella degli altri suoi compagni Vignali e Ceccaroni, è quella di essere spezzino e sentire quindi ancora più pressione rispetto al giocare magari lontano da casa. Se può giocare anche in un altro ruolo del centrocampo? Certo che può farlo, sia da interno che da trequartista, perché ha le qualità tecniche per sapersela cavare“.
Il ruolo di Luca Vignali, potrà anche diventare quello di terzino?
“Luca ha qualità e duttilità, può giocare sia a centrocampo a destra, che come terzino, ma ha giocato anche nei due centrali nel mezzo con il Palermo. Per giocare però da terzino a tutta fascia, deve ancora migliorare in alcuni aspetti, ma non è detto che non possa essere il suo ruolo principale in futuro“.
