[ot-caption title=”Il regalo a Mimmo Di Carlo – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/12/Regalo-Di-Carlo.jpg”]
Nella seconda parte della conferenza tenuta da Mister Mimmo Di Carlo alla riunione degli allenatori, dopo aver parlato del “suo” Spezia, spazia su altri argomenti legati alla preparazione delle gare.
“Di solito non amo sostituire i giocatori a fine primo tempo, a meno che non siano andati proprio male. Se non ascoltano i dettami tattici a loro assegnati, li levo anche prima del 45esimo, come quella volta che ho inserito un ragazzo nel secondo tempo e l’ho levato dopo 7 minuti, dopo avergli ripetuto per tre volte un’indicazione, non rispettata. E’ giusto dare una chance in più a chi non sta giocando bene, magari dando le giuste indicazioni durante l’intervallo“, ha spiegato il tecnico spezzino.
Ma il mister spezzino come prepara le gare? Cosa dice prima, durante e dopo ai suoi ragazzi?
“Di solito la formazione la do nell’ultima riunione prima di andare allo Stadio, così che ogni ragazzo si possa preparare al meglio alla gara, come meglio crede. Prima dell’inizio poi studiamo la formazione degli avversari, se è quella prevista o se bisogna cambiare marcature sui calci piazzati o sul campo. Ma di solito è solo un ripasso, perché tutte le varie situazioni di gioco e le caratteristiche degli avversari, le abbiamo già studiate bene nei giorni precedenti. Quando poi arriva l’intervallo, voglio assoluto silenzio per almeno tre minuti, bisogna sbollire la carica della gara e le eventuali situazioni che si sono venute a creare nei minuti precedenti. Dopo chiedo se le marcature sono tutte ok o se ci sono problemi, infine do indicazioni ai singoli e alla squadra, specie se dobbiamo cambiare qualcosa a livello tattico. A fine gara? Non si parla, al limite faccio i complimenti se si è vinto o se anche si è perso ma la squadra ha lottato, altrimenti se ne parla al lunedì“.
“Io credo che nell’intervallo non serva sbraitare, specie se la squadra sta perdendo ed è messa sotto dagli avversari, quello è proprio il caso in cui i tuoi ragazzi devono essere aiutati a trovare le contromosse per far meglio, non certo bastonata. Anche il singolo, va ripreso se sta proprio sbagliando partita, così che possa correggere gli errori che commette. Ma non bisogna fare l’errore di rimproverare aspramente senza dare indicazioni. Mi successe infatti nei primi anni della mia esperienza da allenatore di riprendere sonoramente un mio giocatore che a quel punto mi disse: mister se non mi dice come fare a migliorare la mia partita, io non so cosa fare…“, ha aggiunto Di Carlo.
Il tecnico spezzino ha poi premiato i colleghi “vincenti” della passata stagione, con due premi speciali alla carriera, consegnati ad Angelo Molinari e Giovanni Biso.
Bellissimo anche l’aquilotto in marmo stilizzato che l’AIAC spezzina ha invece regalato a Mimmo Di Carlo (foto).
La promessa? Una conferenza a tema nei prossimi mesi, sempre per tutti gli associati dell’AIAC.