Dopo la vittoria contro l’Ascoli, dopo il raggiungimento di quel secondo posto durato qualche giorno, tutti sapevano che il calendario avrebbe potuto rallentare quella corsa meravigliosa fatta di cinque vittorie consecutive.
Trapani per motivi vari, Benevento per motivi ovvi, due trasferte consecutive irte di ostacoli e pensieri.
In terra sicula mister Italiano ritrova non senza emozione il suo recente passato, un passato fatto di un trionfo insperato in Lega Pro all’interno di un contesto ambientale e societario tutt’altro che roseo.
Come si presumeva alla vigilia, i granata hanno affrontato la partita in maniera “sporca”, tirata a mille dopo le cinque sberle ricevute a Cremona e l’invito dei propri sostenitori a tirar fuori gli attributi.
Lanci lunghi continui, attacco alle seconde palle, grande aggressività, questo è come di consueto il motto di Castori che, su quel campo cosi particolare e cosi rallentato, ha messo inevitabilmente in difficoltà gli aquilotti. Un dejavu.
Se poi ci mettiamo, come storia impone, un arbitraggio tutt’altro che equilibrato – incredibile quel fallo fischiato a Nzola che stava depositando palla in rete sullo 0-0, allora ecco che uscire indenni da questa trasferta appare tutt’altro che un brutto episodio, nel contesto di una striscia positiva che arriva a 13 gare. Non certo un dettaglio.
Un punto che muove ancora la classifica, benedetto anche dai due legni colpiti dai padroni di casa.
Amarezza e fortuna, quindi.
Tutto bene, non fosse per le inseguitrici che vincendo rosicchiano punti all’interno di una classifica davvero corta, dal Frosinone in giù.
Tutto bene, poi, non fosse per un calendario che nel fine settimana – in attesa di capire il da farsi con la situazione Coronavirus – ci vedrà impegnati a Benevento, contro avversari che fanno un campionato a parte da mesi, che segnano valanghe di gol senza subirne.
I campani sono a caccia di record, lo Spezia, seppur in grande salute e con la possibilità di trovare maggiori spazi rispetto a Trapani, dovrà comunque compiere un‘impresa per fare punti, mentre sotto di noi, in caso di altre vittorie, ci potrebbe pure essere qualche sorpasso ai nostri danni se non dovessimo uscire indenni dal “Vigorito“.
Del resto, per stare dove siamo, non c’è altra strada complessa che continuare a vincere, dolce e complicatissimo destino.
Scherzi del calendario, insomma, ma tutto aperto, tutto da giocare, grande fiducia nei propri mezzi anche se, senza dubbio, dopo Benevento inizierà un altro campionato, quello decisivo.