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Da giorni è in crescita la fiducia della gran parte della tifoseria riguardo al nuovo corso societario di via Melara.
Magari sotto traccia, un po’ nascosta, ma c’è e si percepisce.
Parole chiare improntate sull’aspetto motivazionale e su un più forte spirito di appartenenza, un approccio più umile, che è un richiamo per tutti.
Un richiamo allo stringersi tutti assieme in assenza dei capitali degli scorsi anni, seguendo una politica che, in fin dei conti, ha portato bene ad altre società in questi anni.
Allo stesso tempo, si cerca di capitalizzare al massimo la nuova e fortunata era della “generazione Ferdeghini”, con la quale lo Spezia primeggia a livello nazionale in ogni categoria.
Anche da ciò, seguito al lancio di molti giovani nella rosa della prima squadra, si deve la fiducia che i top club ripongono verso di noi quando si tratta i loro prospetti migliori.
Tutta una catena virtuosa e, si spera, ancor più fruttuosa.
A breve sarà lanciata la campagna abbonamenti, studiata come sempre nei minimi particolari, per venire incontro alle esigenze di tutti e per riallacciare un filo di buoni propositi con la gente del Picco.
Ci sarà, come detto, da stringersi e da dare fiducia piena fin dai primi giorni a Fabio Gallo e ai suoi ragazzi, contando che la società rispetti la promessa di metterlo fin da subito nelle migliori condizioni per lavorare e creare una sua nuova mentalità.
Di Gennaro, Forte, Giani, Juande, talentuosa e rocciosa gente di categoria che è prossima a vestire la maglia bianca, saranno probabilmente i prossimi rinforzi, chiamati ad integrare un gruppo che, a parte qualche uscita anche dolorosa, dovrà mantenere buona parte di un’ossatura rodata e di sicuro affidamento.
Da qui non si prescinde. Rivoluzionare non è, e non dev’essere, l’ordine del giorno.