Terminata la stagione 2016/2017 fuori dall’obiettivo play off, il nuovo anno calcistico del Novara ha portato molte novità, a cominciare dalla panchina, dove Boscaglia, passato dalle parti di Brescia, è stato sostituito da Eugenio Corini, reduce dai deliri di Palermo.
Alla ricerca di riscatto come la piazza piemontese, l’ex giocatore e tecnico del Chievo non è proprio partito nei migliori dei modi, inanellando tre sconfitte consecutive tra Coppa Italia e campionato.
Nelle ultime due uscite, però, i gaudenziani hanno rialzato la china, abbandonando la quota zero in classifica e cogliendo sei punti, in trasferta contro l’Ascoli e al Silvio Piola contro il Cittadella, al 94′.
Schierato con un offensivo 4-3-3, il Novara può contare su una rosa di assoluto valore, specie in avanti, dove la sorpresa Da Cruz, ventenne olandese già a segno in due occasioni, è affiancata dall’eterna promessa Macheda, ma anche dagli esperti Maniero e Sansone.
Un pacchetto avanzato di assoluta garanzia a cui si aggiunge anche una difesa esperta – Dickmann, Troest e Calderoni ne sono la prova – e un centrocampo dove i vari Ronaldo, Sciaudone e Moscati possono garantire un’ottima stabilità di gioco, sia offensiva che difensiva.
Inevitabile, dunque, che l’obiettivo stagionale sia il raggiungimento dei play off, anche se dalle parti del Piola, Patron De Salvo in testa, viene predicata la classica e scaramantica prudenza. Al campo l’ardua sentenza.