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Che il campionato del Cesena fosse in salita lo si era capito sin dalle prime uscite del campionato, quando Camplone, ultimo in classifica, venne esonerato e sostituito da Castori, al ritorno sulla panchina romagnola dopo l’esperienza 2003 – 2008.
Era il primo ottobre e da allora i risultati sono senza dubbio migliorati, ma non al punto sperato: i 28 punti attuali vogliono dire infatti quartultimo posto, ma soprattutto più uno sulla Pro Vercelli. Troppo poco per dormire sogni tranquilli, specie se nelle ultime dieci gare la vittoria è arrivata appena due volte – contro Pescara e Ternana – a fronte di quattro sconfitte e altrettanti pareggi.
In totale fanno appena 6 affermazioni, dieci segni X e 11 defezioni, anche se lo scontro diretto casalingo contro la Pro Vercelli, rinviato per neve, può rappresentare un alibi per il cammino dei romagnoli che, in caso di vittoria, si porterebbero a quota 31, appena sopra la zona caldissima.
In attesa del recupero, però, i ragazzi di Castori sono attesi dalla difficile trasferta sul campo dello Spezia, anch’esso reduce dal rinvio della sfida del San Nicola di Bari. Contro la squadra di Gallo, i cavallucci marini, schierati solitamente col 4-4-1-1, si affideranno alla vena realizzativa della sorpresa Jallow – a segno in 10 occasioni – oltre all’estro di Laribi, in rete cinque volte, ma in grado anche di confezionare ben otto assist. Senza contare poi l’esperienza di un Cacia non ai massimi delle scorse stagioni, ma sempre vecchia volpe del campionato cadetto.
Ma se il reparto avanzato non rappresenta un problema, stessa cosa non si può dire della difesa, trafitta 49 volte e tra le peggiori del torneo: a poco è valsa la cura di un Castori notoriamente catenacciaro, nonchè fautore dell’uno a zero con annesso autobus nella propria area.
Dato fondamentale, questo, visto e considerato che se i romagnoli vorranno evitare brutte sorprese alla quarantaduesima giornata, raddrizzare i numeri della retroguardia dovrà rappresentare l’obiettivo primario.