Una tifoseria che cresce, ma ora anche lo Stadio deve crescere e c’è molto da fare!

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[ot-caption title=”La Curva Ferrovia in sciarpata, contro il BolognaFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/11/Sciarpata-in-Ferrovia.jpg”]

La rinascita emotiva di tutto l’ambiente, dovuta ai risultati e al carattere di questa squadra, era ciò che attendevamo tutti.

E’ soprattutto sugli spalti che lo Spezia ha sempre mostrato il suo lato migliore e riconoscibile, in quella passione, in quei colori, in quella folkloristica “ignoranza“, in quella voglia di vincere e, soprattutto, di vedere onorata la maglia che ogni giocatore indossa.

Sabato, sotto quei cartoncini e sotto quello stemma, ci siamo riconosciuti tutti e chi era in campo forse ci ha conosciuto davvero per la prima volta.

L’unione almeno apparentemente ritrovata di questa curva dietro allo striscione Curva Ferrovia La Spezia deve segnare una tappa importante, una prima mattonella sulla quale costruire le future annate.

Una mattonella sulla quale rifondare, in un certo senso, un’idea di tifo e di calore che ci rendano nuovamente unici e riconoscibili quasi in tutta Italia.

Resta molto da fare ma sono i primi passi quelli che contano veramente.

Buona parte del “vecchio” calore, è innegabile, si fondava sulla presenza di una “centralina“, dei tamburi, dei megafoni, che insieme riuscivano ad incendiare l’entusiasmo di molti, anche di quelli più “distaccati” ma che restavano coinvolti dall’atmosfera, oltre che dalle prestazioni dei ragazzi in campo.

Che poi è tutto collegato. Ecco perché deve partire da qui, da quest’anno, la rinascita; ecco perché, ora che non manca nessun tassello e non esistono più giustificazioni, niente va lasciato al caso.

Sabato contro il Bologna si è avvertita maggiore intensità sugli spalti, ma molto resta da fare. Questa curva rende solo un terzo di ciò di cui è capace, dei decibel di cui potrebbe disporre.

A tal proposito, la copertura della curva Ferrovia, della quale sovente si parla da anni, potrebbe essere fondamentale nel distribuire voce in tutto lo stadio, per coinvolgere maggiormente ogni settore, per farsi sentire maggiormente da chi scende in campo.

Senza pensare che si tratterebbe di una misura con la quale si mostrerebbe maggiore rispetto per i tifosi, tanti, che popolano la curva e che, in caso di piogge, non se la passano certamente bene.

Duplice obiettivo, dunque: rispetto verso la propria gente da parte di chi può intervenire in questo ambito, e un maggior calore da distribuire.

Se Spezia e lo Spezia tutto, società ed enti locali, ambisce a quel famoso salto di livello ulteriore, non deve rimandare la cura di questi dettagli che cosi piccoli non sono.

I progetti ci sono, le buone parole e le buone idee, anche, e allora non facciamo calare il silenzio su tutto questo.

Chi vuole il bene dello Spezia ci metta dentro la ragione e il cuore. I soldi, ora e con questa società, non devono e non possono costituire un problema insormontabile.

Non stiamo parlando di Stadio nuovo ma di nuovi e necessari interventi che aiutino a raggiungere ciò che sogniamo.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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