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Un doveroso ricordo alla memoria di Rino Capellazzi quello che passerà per la mente di giovani colleghi, alle prime armi del giornalismo, o anche soltanto ai ragazzi delle scuole calcio che si troveranno ad osservare la targa in futuro.
A chi lo ha conosciuto, basterà leggere il nome impresso sul metallo dorato, per far tornare alla mente la figura del decano della stampa sportiva spezzina, del nostro maestro, del simbolo di un giornalismo che per certi versi si sta perdendo nella frenesia dell’era digitale.
Da questi giorni quando si parlerà di incontri con la stampa o anche solo di una conferenza da svolgere in quel salone, il nome di Rino verrà ricordato.
Proprio lui che aveva intuito da subito quale sarebbe stata la forza dirompente di Gabriele Volpi sulla vita sportiva di una città che, un impianto come quello del Ferdeghini, lo ha solo sognato per tanto tempo, senza poterlo realizzare.
Il nome di Rino affiancato ad un centro sportivo all’avanguardia e che resterà patrimonio della nostra città.
Da dove ci sta guardando ora, sono sicuro che gli scapperà un sorriso e ne sarà orgoglioso.