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“Documentazione dell’AC Pisa 1909 carente“, con questo tweet del Presidente della Lega di Serie B Abodi, si sono ufficialmente spalancate le porte del campionato cadetto al Vicenza.
Una decisione giunta al termine di una lunga estate che, dopo il fallimento del Siena, ha premiato i veneti tra le varie candidate al ripescaggio.
E così, dopo un anno passato nell’inferno della Lega Pro, conclusosi peraltro con la sconfitta nei quarti di finale di play off contro il Savona, la compagine allenata da Lopez ha dovuto, improvvisamente, fare i conti con la durissima realtà della B.
Tante le problematiche, tra cui quella di una squadra programmata per affrontare ben altre squadre.
E non a caso, le difficoltà di inizio stagione non sono di certo mancate: motivo per cui, a causa di una classifica più che preoccupante, a farne le spese, nel rispetto della tipica tradizione italiana, è stato l’allenatore Lopez, esonerato il 29 ottobre e sostituito da Pasquale Marino.
Da quel momento però, il cambio di panchina, o forse anche l’adattamento della squadra alla categoria, ha portato conseguenze più che positive, proiettando i veneti a ridosso della zona play off, a quota 23 punti.
In totale, su diciotto partite giocate, sei sono le vittorie, cinque i pareggi e sette le sconfitte.
Pochi i gol messi a segno, 17, così come quelli subiti: 22.
4-3-3 in pieno stile Marino il modulo utilizzato. Ma vediamo più da vicino la rosa bianco rossa.
Portiere: Bremec, classe 1977, esperto, non sempre sinonimo di sicurezza tra i pali.
Difesa: Su tutti spicca la giovane promessa Sampirisi, classe 1992, di proprietà del Genoa. Ad affiancarlo D’ Elia, espulso nell’ultimo incontro perso a Chiavari, lo spagnolo Garcia Tena, Laverone e Figliomeni, in prestito dal Latina.
Centocampo: Reparto formato dalla freschezza dei vari Ragusa, Cinelli, Sciacca e Moretti. Ma anche giocatori esperti come la vecchia conoscenza Di Gennaro.
Attacco: Ad affiancare bomber Cocco, a segno sei volte, il classe ’90 Giacomelli e l’ex Austria Vienna Srdjan Spiridonovic, giocatore austriaco ma dalle origine serbe.
Allenatore: Dopo i successi di Catania e Udine, per Pasquale Marino è cominciata una fase di declino condizionata dagli esoneri di Parma, Genova e Pescara. Ora il Vicenza per ripartire e per proporre il proprio credo calcistico, fatto di rapidità e verticalizzazioni.
Al di là del presente, il Vicenza merita però un doveroso elogio per le imprese passate. Oltre a svariati campionati passati nella massima serie, a rimanere nella mente di tutti i tifosi, veneti e non, è la Coppa Italia vinta dalla troupe allenata da Guidolin nella stagione 1996- 97.
Ad aver scritto però una pagina indelebile nella storia del club è certamente il raggiungimento della semifinale di Coppa delle Coppe, nella stagione successiva. Una splendida cavalcata, interrotta solo dal Chelsea di Vialli, Zola e Di Matteo, vittorioso per tre a uno a Stamford Bridge, dopo l’uno a zero dell’andata firmato Lamberto Zauli.
Tu chiamale se vuoi… emozioni.