[ot-caption title=”La Curva Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/11/Coreografia-in-Curva-Ferrovia.jpg”]
Il tifoso spezzino si scopre improvvisamente “pragmatico” e concreto.
Nell’epoca dei social network che tendono a ridurre e a minimizzare le uscite da casa e gli incontri tra amici, resistono ancora piazze e bar in cui si parla di calcio e di Spezia.
Ed è qui che respiri il termometro della piazza.
Cosi capita sovente, nelle ultime settimane, di sentire tifosi spezzini che, in vista della prossima trasferta, qualunque essa sia, si accontenterebbero di un punto.
Anche in questo periodo in cui la squadra veleggia ai primissimi posti della classifica, e pure di fronte ad avversari che sulla carta sembrano abbordabili, il tifoso spezzino ha capito.
Ha capito quanto sia importante “muovere” la classifica in qualunque campo, talvolta anche in partite casalinghe.
E’ la storia di questo campionato che insegna, ma è anche la nostra recentissima storia a spiegarci che tanti punti persi stupidamente, un punto qua, un punto là, avrebbero fatto la differenza a fine torneo.
Nell’immediato quel punto è “solo” uno, nell’arco di mesi, sommato con altri, può fare la differenza.
La serie B è questa, due pareggi consecutivi potrebbero voler dire molto vista la quantità enorme di scontri diretti tra squadre ben posizionate, e visti i continui scherzetti che le squadre in fondo alla classifica riservano alle big o alle squadre che navigano stabilmente in zona play off.
Pochi tifosi, ormai, maledicono un pareggio, pochi ormai non “accettano” quel punto che sembra non muovere nulla di particolare.
In vista della prossima trasferta di Vicenza già si sprecano ipotesi varie di risultati ed è lampante quanto il nostro entusiasmo, in questo momento, sia rivestito di concretezza e piedi per terra, e sia conscio dell’importanza di muovere un passo alla volta.
La maggior parte addirittura reclama un pareggio, ed ha quella luce negli occhi di chi la sa lunga, ma tiene tutto dentro.
Per alcuni potrebbe trattarsi di raggiunta saggezza calcistica, per altri potrebbe trattarsi di pura scaramanzia, altri ancora si scoprono semplicemente “ragionieri” di una classifica, quale quella di serie B, del tutto peculiare rispetto a quella di ogni altra categoria.
La nostra esperienza in serie B si fa ogni settimana più corposa, mentre negli anni scorsi questa mancava del tutto e vivevamo in un tripudio di alti e bassi pericolosi per tutti, tifoseria, squadra, società.
Ma ora tutti questi pragmatici “ragionieri” non hanno di certo torto, basti pensare dove saremmo adesso, se da Trapani fossimo volati via anche solo con un punto in tasca…