[ot-caption title=”L’arbitro Fabbri di Ravenna” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/02/arbitro-fabbri.jpg”]
C’è un momento in cui si varca il limite del buon senso e della pazienza, anche nel calcio.
Lo Spezia viene da partite in cui ampio è stato il danno ricevuto da arbitraggi settimanalmente insufficienti, errori più o meno evidenti hanno finito per condizionare spesso i risultati finali.
Nessuno ha mai sottaciuto i difetti di questa squadra, anche oggi, nel secondo tempo, si è forse arretrato troppo il baricentro e probabilmente dalla panchina avrebbe fatto comodo qualche forza fresca (e di qualità) in più, contro la freschezza atletica e la forza fisica del centrocampo di Castori.
Ma quello che è successo all’86esimo minuto in area aquilotta, quel rigore fischiato per un intervento di Valentini, quando già il giocatore del Carpi aveva ampiamente sbagliato il tiro, per di più dopo una partita maschia e gestita malissimo a livello di cartellini dal sig. Fabbri, suona come una vergogna giunta al termine di un ciclo di episodi sfavorevoli.
La beffa finale poteva scaturire da quel cross in area aquilotta lasciato partire quando la gara era terminata da circa 20 secondi, dopo una serie di passaggi a centrocampo in cui era lecito far finire la partita, cronometro e recupero alla mano e dopo un calcio di rigore assurdo appena concesso.
Non solo, anche oggi il tecnico è stato espulso apparentemente senza un motivo logico e balza sempre più agli occhi una persecuzione assurda perpetrata nei suoi confronti, basti notare atteggiamenti plateali perpetrati da allenatori più “di nome“, non sanzionati.
Episodi che sembrano piccoli ma che piccoli non sono.
Al grido di sofferenza di mister Bjelica è ora che in settimana arrivi una netta presa di posizione della società, strillata o no, ce l’aspettiamo.
La farsa di oggi, unita ai troppi errori del passato, non può passare ulteriormente sotto traccia.