[ot-caption title=”Squadra di capitani o di gregari? – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/09/Si-esulta-al-gol-di-Situm.jpg”]
Dopo la scoppola di sabato, la squadra si è trasferita all’Hotel Napoleon di Pontremoli per iniziare il ritiro che li porterà al match contro il Cagliari.
Un Hotel a tre stelle, nessun lusso, nessun rientro a casa prima di trasferirsi alla struttura ricettiva lunigianese e ieri mattina subito in campo per ricominciare a sudare.
Nel frattempo la giornata è trascorsa tra confronti serrati: il Presidente Nanni Grazzini e Damir Miskovic hanno colloquiato a lungo per capire il momento della squadra e, inevitabilmente, per discutere la posizione di Nenad Bjelica.
Al tecnico è stata rinnovata la fiducia, ma sarà la partita con il Cagliari a dare l’esatta dimensione di questo periodo di crisi: la squadra dovrà dimostrare di essere con il tecnico al 100% e per farlo dovrà cambiare completamente atteggiamento rispetto alla prestazione del “Provinciale“.
“Non posso giustificare certe prestazioni vergognose al patron Volpi – ha tuonato Grazzini a fine gara – è inconcepibile perdere in questo modo, senza lottare, in maniera ingiustificabile“.
E’ il periodo più difficile della sua Presidenza, su questo ci sono pochi dubbi, ma il momento impone interventi decisi e una presa di coscienza precisa da parte della squadra, per evitare decisioni drastiche.
E’ per questo che la settimana sarà di quelle decisive, non solo per il campionato che la squadra disputerà, quanto per il futuro di Bjelica sulla panchina degli aquilotti.
Sembrano passati mesi dalle sensazioni del precampionato, ma soprattutto da quelle delle prime giornate, una solidità svanita quasi del tutto, difficilmente spiegabile con un solo motivo, ma forse con una serie di concause.
Se pensassimo di accentrare tutte le colpe sul tecnico, probabilmente si farebbe il peggior errore, è per questo che la squadra ora ha l’obbligo di far capire a dirigenza e tifoseria di saper reagire e di essere dalla parte dell’allenatore.
Difficile credere infatti che alcuni dei componenti del gruppo, possano aver deciso di mettersi contro al mister: il mondo del calcio è strano, ma basta assistere ad uno qualsiasi degli allenamenti della squadra, per scartare a priori questa ipotesi.
Ed allora perché a Trapani si è vista una squadra tanto abulica e scollata da non riconoscerla come nemmeno lontana parente di quella di Bari o del primo tempo di Cesena, giusto per citare le altre sconfitte?
E’ spiegabile il tutto con una giornata storta o con il periodo non positivo di qualche big della squadra?
Forse si e forse no, perché se è vero che almeno un paio dei gol subiti sono attribuibili a prodezze dei singoli, non è comunque accettabile vedere una squadra rassegnata alla sconfitta in tal modo, pur essendo composta da giocatori al top per questa categoria.
La risposta del gruppo nella sfida di domenica, dovrà essere significativa e convincente, perché il lavoro di Nenad Bjelica merita di essere portato avanti ed anche perché il campionato si sta rivelando ancor più livellato del previsto e sarebbe un peccato non parteciparne da protagonisti.
Dopodiché si potrà tranquillamente pensare se sia giusto o meno inserire nell’area tecnica, una figura di prestigio e di esperienza, venuta a mancare dopo l’addio di Angelozzi, nonché a quelli che potranno essere i correttivi per il mercato di gennaio.
Ma prima di tutto si dovrà veramente capire se questa squadra è fatta di capitani, come più volte sottolineato dal tecnico, o di gregari senza attributi: sarebbe veramente una delusione trovarsi davanti all’amara realtà di averla sopravvalutata.
