Serie B – 14° Giornata
21/11/2015 – ore 15
Stadio Piola
Arbitro: Pezzuto di Lecce
Novara |
1 |
– |
0 |
Spezia |
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(4-2-3-1) | |
6,5 – Da Costa |
1 |
6,5 – Faraoni | 25 |
6 – Troest |
3 |
6 – Vicari |
6 |
6,5 – Poli |
35 |
6,5 – Casarini |
7 |
6,5 – Buzzegoli | 10 |
6 – Faragò |
25 |
6,5 – Gonzalez | 10 |
6 – Signori | 21 |
7 – Galabinov | 16 |
6,5 – Baroni | All |
A disposizione | |
Tozzo | 22 |
Ludi |
5 |
s.v. – Corazza | 11 |
Beye |
14 |
s.v. – Pesce | 18 |
Schiavi |
20 |
Manconi | 28 |
Adorjan | 30 |
s.v. – Evacuo | 32 |
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(3-5-2) | |
1 | Chichizola – 5 |
5 | Postigo – 5,5 |
19 | Terzi – 6 |
3 | Valentini – 5,5 |
21 | Martic – 5 |
8 | Juande – 5,5 |
15 | Errasti – 6 |
4 | Acampora – 5 |
7 | Migliore – 6 |
18 | Situm – 6 |
10 | Catellani – 6 |
All | Poms (Bjelica) – 5 |
A disposizione | |
12 | Sluga |
6 | Milos |
9 | Nenè – 5 |
13 | Piccolo |
14 | Rossi – s.v. |
25 | Ciurria – 6,5 |
26 | Misic |
27 | Canadjija |
31 | Azzi |
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Gol: 42′ Galabinov.
Angoli: 5 – 1
Recuperi: 0‘ – 3‘
Note: Giornata con cielo nuvoloso, terreno in sintetico.
Spettatori: 5.000 circa, con 250 spezzini.
Servizi sulla gara |
Top & Flop della sfida del Piola |
Mister Bjelica esonerato |
L’editoriale |
Il Sondaggio sul migliore dello Spezia |
Vincere o perlomeno convincere: nel giorno del “Pietro Fusco Day“, sono questi gli imperativi che risuonano nelle menti degli aquilotti. Dopo il mese più difficile della gestione Bjelica, presente e futuro passano dalla delicatissima trasferta di Novara, vera e propria rivelazione del torneo con i suoi 19 punti.
Reduce da un mese senza vittorie e dai due pesanti K.O contro Cagliari e Trapani, Bjelica, relegato in tribuna per squalifica e sostituito dal duo Poms – Fusco, si affida ad un 3-5-2 formato emergenze. Dal primo minuto ecco dunque Chichizola tra i pali, Postigo, Terzi e Valentini a comporre la linea difensiva, Martic, Juande, Errasti Acampora e Migliore sulla mediana, con la coppia Situm – Catellani a completare il reparto offensivo. Out Calaiò, punito dal giudice sportivo con tre turni di squalifica.
4-2-3-1 per Baroni che schiera Da Costa in porta, Faraoni, Troest, Vicari e Poli in difesa, Casarini e l’ex Buzzegoli a centrocampo, con il trio Faragò – Gonzalez – Signori dietro l’unica punta Galabinov.
Dirige l’incontro il Signor Pezzuto di Lecce, coadiuvato dagli assistenti Santoro e Bottegoni. Quarto uomo Perotti.
Al Silvio Piola sono circa duecento i tifosi aquilotti speranzosi di issare il sipario su un mese a dir poco terribile.
In tribuna anche l’ex commissario tecnico della Nazionale campione del Mondo Marcello Lippi.
LA PARTITA:
CHICHI SOTTO CHOC – CATELLANI OUT PER IL CROTONE, INIZIO SOTTOTONO.
Un minuto di cronometro e a spaventare i bianchi ci pensa un insolito pasticcione Chichizola, disattento nel gestire con i piedi un pallone apparentemente innocuo sul quale Gonzalez si fionda, subendo il fallo del numero uno argentino, non ravvisato però da Pezzuto.
Il Novara prende coraggio e tra il 6′ e il 10′, arrivano due punizioni fotocopia dal limite, ma prima Galabinov e poi Buzzegoli non inquadrano lo specchio della porta.
Le uniche azioni degne di nota per lo Spezia sono le ammonizioni di Postigo e soprattutto di Catellani, diffidato e dunque non disponibile per l’importantissimo match di venerdì contro il Crotone.
EPPUR, QUALCOSA, SI MUOVE. SFORTUNA CATELLANI
Per la prima, vera, occasione da gol bisogna aspettare la metà del primo tempo, quando Catellani, dopo aver agganciato un pallone difficile, scarica ottimamente per Situm che, prima di destro e poi di sinistro, impegna un attentissimo Da Costa.
Episodi che ristabiliscono l’equilibrio di una prima frazione non spettacolare, in cui l’agonismo ha prevalso sul bel gioco.
Nel finale, ci prova Catellani a estrarre il coniglio dal cilindro, ma lo splendido destro dai 30 metri si stampa incredibilmente sulla traversa.
SPEZIA MALEDETTO E DISATTENTO: IL NOVARA ESULTA CON GALABINOV
Non un caso se il periodo delle Aquile viene associato al colore nero: un minuto dopo la sfortunatissima traversa, ci pensa infatti a Galabinov a punire una retroguardia troppo distratta. Perfetto il cross dalla destra di Faraoni e vincente il colpo di testa dell’attaccante bulgaro, bravo ad inserirsi tra gli addormentati Terzi e Postigo.
Duplice fischio del direttore di gara e squadre negli spogliatoi con i piemontesi in vantaggio di una rete.
INIZIO RIPRESA COL FRENO A MANO TIRATO. PADRONI DI CASA A UN PASSO DAL RADDOPPIO
Squadre nuovamente in campo con gli stessi 22 del primo tempo. Lo Spezia è chiamato alla reazione, ma dopo dieci minuti è il Novara a sfiorare il due a zero con il colpo di testa di Faragò, servito al bacio da uno scatenato Galabinov, che si stampa sul palo a Chichizola battuto. Ancora una volta, difesa bianca non pervenuta.
A soffrire è anche la mediana, sovrastata dalle verticalizzazioni e dalla serafica tranquillità dei gaudenziani. Troppo lenta, difatti, la manovra dei vari Acampora, Juande ed Errasti.
DENTRO NENE’ E CIURRIA, CATELLANI SFIORA IL PARI
Segnali di miglioramento si hanno con l’ingresso dell’attaccante brasiliano e del “Fante” classe 1995: è proprio il numero 25 a servire un pallone al bacio per Catellani che di destro, però, non trova il bersaglio vincente, spedendo la sfera sull’esterno della rete.
Aquile disposte con un 4-4-2 che vede Ciurria e Situm sugli esterni, mentre la coppia Nenè – Catellani in avanti. Azzeccate le sostituzioni, con la squadra di Bjelica a trazione offensiva, alla ricerca del punto vitale. Rallenta, invece, fisiologicamente, la marcia del Novara, concentrato ad arginare le folate degli ospiti e pronto a ripartire con i classici contropiede.
Il NOVARA CONTROLLA, AQUILE SENZA ALI: E’ ANCORA K.O.
La confusione sotto il cielo del Piola attanaglia però gli aquilotti e l’ingresso di Karim Rossi al posto di Catellani non apporta gli effetti sperati.
Gli uomini di Baroni gestiscono il possesso palla senza troppe apprensioni, riversandosi anche in avanti: spettacolare al 44′ la semi rovesciata al volo del neo entrato Corazza, sulla quale è comunque attento Chichizola. Pochi istanti prima, pericoloso, ma non troppo, lo Spezia, con il colpo di testa debole e impreciso di Nenè che si spegne alla destra di Da Costa.
Gli ultimi tre minuti di recupero vedono solo una intelligente e fastidiosa melina messa in atto dagli azzurri che porta l’ex Evacuo a sfiorare il raddoppio e soprattutto a regalare il ritorno ai tre punti ai piemontesi e il terzo stop consecutivo per le Aquile.
IL COMMENTO
Un altro K.O, il terzo per la compagine di Bjelica, ma soprattutto una striscia senza vittorie che sale a sette partite. Partita sottotono, con i bianchi pericolosi solo a sprazzi e incapaci di dare continuità e velocità alla manovra di gioco.
Disattenta la difesa, troppo lenta la mediana, mal servito l’attacco, con gli irriducibili Situm e Catellani unici leader in un deserto di depressione. Conforta la generosa prova di Ciurria.
Al momento, la svolta interna sembra non sortire gli effetti sperati. I 17, maledettissimi, punti non decidono ad andarsene, mentre la classifica si fa a dir poco preoccupante. E venerdì, al Picco, arriva il Crotone.
Con o senza Bjelica? Il tormentone continua..