[ot-video type=”youtube” url=”https://youtu.be/e8sa4U4nuwc”]
Dopo la brutta sconfitta di Tim Cup contro l’Alessandria e le dimissioni del Presidente Giovanni Grazzini, lo Spezia si prepara ad affrontare la trasferta di Vercelli. In una situazione non proprio ottimale sia a livello societario che di morale della formazione, mister Mimmo Di Carlo ha preparato la gara di domani pomeriggio in Piemonte, dovendo fare i conti con diversi infortuni. Il tecnico aquilotto ha parlato nella consueta conferenza stampa pre gara, presso la sala polifunzionale del C.S. “Bruno Ferdeghini“.
“Il rammarico dell’eliminazione c’è da parte di tutti” – ha esordito Di Carlo – “Ci abbiamo messo tutto il possibile, ma non abbiamo chiuso la gara, questo è stato il problema di lunedì sera. Ora bisogna guardare avanti con fiducia perché il lavoro da fare è tanto e dobbiamo affidarci ai nostri giocatori e alle loro qualità “.
Le dimissioni del Presidente sono arrivate all’improvviso: “Siamo rimasti sorpresi un po’ tutti, non entro nel merito delle motivazioni: sono dispiaciuto perché da quando sono arrivato qui ho trovato in lui una persona molto disponibile; ora però bisogna guardare avanti e pensare solo allo Spezia, che è la cosa più importante. La società è ambiziosa e tutti dobbiamo dare di più arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati“.
Qual è la situazione degli infortunati? “Dopo la partita di Coppa sia Catellani che Nenè hanno avuto qualche problema fisico e probabilmente non ci saranno per domani, ma stiamo provando a recuperarli il prima possibile. Antonio Piccolo, Acampora e Tamas stanno lavorando, ma non sono ancora pronti“.
Con le assenze di Catellani e Nenè, opterà per un cambio di modulo? “Vedremo, ma ho due possibilità : posso scherzare Karim Rossi oppure passare al 4-3-3. In questi giorni abbiamo provato entrambe le soluzioni e domani sceglierò quale sarà il modulo migliore per portare a casa un risultato importante. L’importante è andare in campo con la mente libera e giocarsi la gara“.
Possiamo dire che c’è stata un’involuzione rispetto alle ultime gare? “Il risultato dice questo, ma non bisogna né spaventarsi né allarmarsi: la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, c’è da lavorare e questo si sapeva. Bisogna avere pazienza e dare fiducia ai giocatori e io sono convinto che i risultati si vedranno. Abbiamo fatto un mini ritiro con carichi di lavoro importanti, poi in questa settimana abbiamo potuto lavorare poco, visto l’impegno di Coppa“.
Lunedì sera la squadra è uscita tra i fischi, come hanno reagito i ragazzi? “Da quando sono arrivato, ho trovato sempre il massimo impegno da parte di tutti i giocatori, ognuno con le sue qualità : è chiaro che i risultati hanno delle conseguenze, ma bisogna avere la forza di lavorare con molto impegno ed andare avanti“.
Domani pomeriggio sarà una gara complicata contro una squadra forte tra le mura amiche: “Domani sarà una gara ostica, la Pro Vercelli in casa è molto più forti rispetto alle gare esterne; sul campo in sintetico ci vuole mentalità giusta, da battaglia: dobbiamo avere quel pizzico di forza in più per riscattare la prestazione di lunedì sera, quando le cose non sono andate nel verso giusto“.
Quali sono le difficoltà da affrontate sul campo in sintetico? “Il campo in erba non naturale ovviamente crea qualche difficoltà in più: io ho preferito non lavorare sul sintetico per non caricare muscolarmente troppo i ragazzi, visto il lavoro già fatto; faremo riscaldamento, poi la partita”.
In quest’ultima settimana di mercato non ci sarà una rivoluzione, ma magari qualche innesto per poter giocare con due moduli? “I moduli sono fine a se stessi: la società ha lavorato molto bene già all’inizio di questo mercato, facendo arrivare i giusti innesti, anche se alcuni dei nuovi acquisti non si sono ancora visti per problemi fisici. Da qui a fine mercato posso dire che se entra un giocatore, ne esce uno, se ne entrano due, ne escono due“.
Infine una spiegazione sul “caso” Felice Piccolo: “Vorrei chiarire qualcosa che ho letto in settimana: Felice Piccolo non ha mai rifiutato la convocazione perché per scelta tecnica non è stato mai convocato dal 6 Gennaio ad oggi, a causa delle sue condizioni psico fisiche che non rendono disponibile“.
