[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo aspetta rinforzi – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/07/Mister-Di-Carlo.jpg”]
Quello che sta sudando sotto il sol leone di Norcia, è presso che lo Spezia del girone di ritorno dello scorso campionato.
A quella truppa che ha scritto senza dubbio un pezzo di storia importante del club, si sono aggiunti alcuni giovani come Ceccaroni e Bastoni, rientrati dai vari prestiti, sui quali la società vuol coltivare propositi importanti in ottica futura. Senza dimenticare Mastinu, vera e propria “scommessa” che incuriosisce, freccia nera Okereke, i nuovi nigeriani di bella speranza dell’accademia di Abuja, e quel Iemmello, bomber da quasi 40 gol in un anno, chiamato a risolvere un problema spinosissimo nei pressi degli ultimi 16 metri di campo.
Non pare certo uno Spezia indebolito, nemmeno a fronte di alcune partenze dolorose come quelle di Situm, di Catellani, di Postigo, di Canadijia e di Kvrzic.
La riconferma di Sciaudone è stata accolta, dalla piazza, come un segnale importante ed un piccolo, grande sospiro di sollievo, a fronte di questo “tetto salariale” che, per i tifosi, corrisponde un po’ ad una misteriosa spada di Damocle con la quale avremo molto da perdere, e poco da guadagnare. Forse.
A meno che, davvero, nel mercato non si lavori alla perfezione sotto traccia, alla ricerca di quei giovani prospetti il cui costo non sia ancora lievitato, curando ogni particolare dei rapporti con società importanti, al fine di ottenere dei canali privilegiati in caso di prestiti e/o esuberi dalla A di giocatori ritenuti idonei alla causa, per il salto di qualità.
Non si tratta, chiaramente, di un’operazione semplice.
Di certo, Mimmo Di Carlo si aspetta due colpi con la C maiuscola, quelli che dovranno e potranno far fare l’ulteriore salto di qualità a tutto il gruppo, in un campionato nel quale davvero potrebbe bastare poco di più di quel che già c’è, per emergere definitivamente.
Sempre che le voci di una possibile partenza di Francesco Migliore in direzione Empoli non complichino i piani e la continuità del gruppo.
Sarebbe un peccato restare con tante fiches in mano, non spese, la dove si presentino ghiotte opportunità di investimento.
Il resto sarà un fatto di “fame“, di compattezza dentro e fuori dal campo, e da questo punto di vista conosciamo bene le qualità di questa squadra che è la stessa del girone di ritorno, quella che ringhiava sul campo tutta la sua voglia di compiere un miracolo sportivo, alla fine, soltanto sfiorato.