[ot-caption title=”Alessandro Piu – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/09/Ale-Piu.jpg”]
Non sarà un cliente morbido, il Benevento di Baroni.
Giocare al sud, in certi campi dove ambizione e calore si fondono, è già di per sé complicato, i giallorossi poi non hanno mai nascosto propositi importanti, dopo la promozione dalla Lega Pro.
Un presidente ambizioso che non lesina spese, un tecnico ormai esperto per questa categoria, che già in passato ci è stato indigesto.
Ogni partita in arrivo, ogni trittico di nuove sfide, porta sempre più attesa e speranza nell’ambiente.
Una regola quasi inevitabile, di questi periodi. Soprattutto, c’è voglia di scoprire chi siamo realmente, qual’è la nostra vera forza.
Perché se l’identità è ormai definita, dopo un lavoro certosino iniziato lo scorso anno, non siamo ancora in grado di stabilire dove si può collocare questa squadra tra i vari posti al sole disponibili in graduatoria.
Non c’è dubbio che la banda di Di Carlo non può che prescindere dalla sua forza difensiva, forza dettata da un’organizzazione ferrea tra i vari reparti.
Questo è stato, è, e probabilmente sarà ancora, il marchio di fabbrica del tecnico di Cassino, il dogma dal quale ripartire settimanalmente.
Tutt’altro che un dato da poco, questo, visto come va il calcio in Italia.
Ma tanta è la forza difensiva, quanto grande è la fragilità offensiva; solo quando saranno tutti recuperati o in condizione atletica accettabile, si potrà vedere nuova luce la davanti.
La crescita di Granoche, il recupero di Piccolo, l’utilizzazione a pieni giri di Piu ed un maggior grado di maturità di Okereke, giocatore da trasferta atleticamente devastante, non potranno che dare nuova linfa e ulteriori soluzioni ad un reparto che ancora fa fatica.
Il potenziale c’è, si percepisce, cosi come sono evidenti alcuni limiti; sarebbe ancor più deleterio, però, continuare a pensare a chi c’era, a chi ci sarebbe potuto essere, ma non c’è.
Concentriamoci sul patrimonio, comunque importante, di cui dispone questa rosa, in un campionato privo di fenomeni e di giocatori sopra le righe.
C’è da fare legna, a Benevento. Mimmo vuole del fuoco…