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In attesa del recupero contro l’Ascoli, non si può di certo dire che dalle parti di Vercelli stiano passando notti tranquille. Il terzultimo posto, con appena 25 punti, evoca difatti, fisiologicamente, lo spettro della Lega Pro.
Dall’inizio del campionato, la squadra di Longo non è mai riuscita ad imprimere una svolta decisiva al proprio cammino, navigando costantemente nei meandri della classifica.
In 25 gare disputate, appena cinque sono state le affermazioni, a fronte di otto sconfitte e dieci pareggi, l’ultimo, prezioso, conquistato sul campo della sorprendente matricola Cittadella.
Come recentemente dichiarato dalla punta Morra, per i sette volte campioni d’Italia si apre un mese di fuoco, in cui i piemontesi saranno chiamati alla riscossa: a dar man forte ai desideri di salvezza, l’arrivo dell’esperto Vives sponda Torino, già titolare in un 3-5-2 che vede Provedel tra i pali, Luperto, Bani e Legati in difesa, Berra, Emmanuello, Palazzi, Vives e Mammarella sulla mediana, Morra e il capocannoniere La Mantia – otto gol – davanti.
Squadra giovane, spesso punita ingiustamente, non in grado di raccogliere quanto di buono seminato: è questo lo sfortunato copione che ha sin qui accompagnato la biografia 2016 2017 dei leoni, decisi, dalla prossima gara interna contro lo Spezia, a voltare pagina, adottando più cinismo e maggior consapevolezza dei propri mezzi.