[ot-caption title=”Si esulta al gol di Antonio Piccolo – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Esultanza-al-gol-di-Piccolo.jpg”]
Contro l’Ascoli, in una partita tutt’altro che scontata e molto importante in ottica Play Off, lo Spezia giocava in concomitanza con la gara di Coppa Italia, tra Juventus e Napoli.
In molti temevano, sperando di sbagliarsi, che questo avrebbe comportato molti vuoti sugli spalti del Picco, ma così purtroppo è stato.
Come può chiamarsi questo se non “tradimento” ai danni della squadra della propria città?
Sono scelte, condivisibili o meno, che lasciano però perplessi riguardo a ciò che forse meritiamo, o quantomeno una parte numerosa di questa piazza meriterebbe.
La storia è sempre la solita, allo stadio ci vanno sempre i fedelissimi, in primis gli ultras, sempre presenti anche in trasferta e al loro posto con pioggia e vento sui gradoni di casa.
Sono quelli che portano avanti la “baracca” e non abbandonano mai la maglia bianca per nessun motivo, quelli che ne hanno fatto una fede e una seconda pelle, una scelta di vita.
Le giustificazioni circa il maltempo, il vento forte o, peggio, per l’andamento altalenante della squadra, lasciano il tempo che trovano, perché anche con pioggia, tempesta e grandine c’è stata più gente di ieri sera.
La serie A, la Coppa Italia, lo zapping televisivo gustati comodamente dalla poltrona di casa da coloro che, probabilmente, hanno pure il coraggio di lamentarsi se, dopo tre vittorie e un pareggio, arriva una sconfitta che ci può stare, a Novara, vista anche la vittoria dei piemontesi contro il Benevento quarto in classifica.
Permettetemi di dire che quelli che hanno il diritto di pretendere di più dagli aquilotti, sono i sempre presenti, quelli che macinano chilometri tutte le settimane, quelli che lo Spezia lo mettono davanti ad ogni cosa, e non quelli che si arrendono dietro ogni difficoltà.
Ed in questa città ce ne sono tanti.
Ma se questi sono i risultati, restateci pure a casa…