[ot-caption title=”” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/10/avversaria-cesena.jpg”]
Che fine ha fatto quel Cesena divertente, pronto a giocarsela contro ogni avversario e in costante lotta per la promozione? Da un anno a questa parte, infatti, i romagnoli hanno accantonato ambizioni conosciute nel recente passato, dovendosi calare nella triste e preoccupante realtà della lotta alla salvezza.
Dopo l’esonero di Drago nella scorsa stagione, l’arrivo di Camplone è se non altro coinciso con un campionato senza infamia e senza lode, cosa che non si può di certo dire di questo pessimo avvio: nelle prime sette uscite, difatti, i cavallucci marini hanno appena raccolto una vittoria e un pareggio, a fronte delle pesantissime cinque sconfitte. L’ultima, maturata a Vercelli, ha sancito definitivamente l’addio di Camplone: troppo umiliante la sconfitta – 5 a 2 – e soprattutto l’ultimo posto in classifica a soli quattro punti per garantire il posto all’ex tecnico di Bari e Perugia, sostituito dalla vecchia volpe Castori, reduce dall’esperienza in quel di Carpi e già sulla panchina dei romagnoli dal 2003 al 2008.
Profondamente ridimensionata sul mercato e orfana soprattutto di Capelli, Ciano e Rodriguez, l’obiettivo stagionale del Cesena – vista e considerata anche la classifica attuale – non può che essere la salvezza: compito non semplice per Castori, che ha comunque dalla sua parte la conoscenza della piazza e uno stile di gioco non proprio pulito in grado di inceppare i meccanismi di qualsiasi squadra.
Certo il neo tecnico dovrà lavorare molto sui reparti di gioco, tra i peggiori del torneo: con le soli 5 reti messe a segno e le 16 subite – peggio solo il Foggia con 17 – il Cesena conferma i pessimi numeri di inizio stagione, conditi per di più dagli sfortunati infortuni delle punte Cacia e Gliozzi.
E se la soluzione a tutti i mali fosse una bacchetta magica?