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Davanti a circa 35 mila spettatori di un San Nicola in visibilio, il Bari conquista per la prima volta in stagione la vetta della classifica in solitaria, aggiudicandosi l’attesissimo derby pugliese grazie al gol allo scadere del foggiano Galano.
Giunti alla 16° giornata, il Bari pare la squadra che, dopo un avvio zoppicante, sia maggiormente maturata nel tempo.
Strappata la 7° vittoria consecutiva in casa e trovato finalmente il giusto assetto anche lontano dal San Nicola, la Bari deve ora pensare in grande, la Serie A non è un traguardo così Grosso.
Mentre i baresi festeggiano il primato, in silenzio, a luci spente, Tedino espugna il Partenio di Avellino volando al secondo posto, a soltanto una lunghezza dalla cima.
Il Palermo è pronto a fare lo scherzetto al Bari e riprendersi ciò che, a detta di capitan Nestorovski, più spetta ai rosanero.
Nel frattempo frenano il Parma, ancora troppo fragile per stare al comando (dopo la caduta nell’insidiosa trasferta di Carpi) e il Frosinone, invece troppo ingenuo al Castellani.
Bomber Caputo si fa beffa dei ciociari, che, in vantaggio di 3 gol si fanno rimontare dai toscani nel 3-3 finale.
L’Empoli dunque, in virtù di questo pazzo pareggio, ha agguantato in classifica il Venezia, affondato nella laguna sotto i colpi di un agguerrito Novara.
L’incantesimo dei 12 risultati utili consecutivi dei granata di Salerno si interrompe al Tombolato, sul campo degli altri granata, quelli del Nord.
Il Cittadella dunque riesce nell’impresa di fermare l’inarrestabile avanzata dei ragazzi di mister Bollini imponendosi per 2-1. Il gol-vittoria è, tanto per cambiare, di bomber Litteri.
A navigare nel limbo, senza avere ancora chiarezza sui propri obiettivi, nell’imprevedibile altalena della Serie B, troviamo Spezia e Pescara, avversarie nella 16° giornata.
Il match del Picco sancisce la vittoria schiacciante dei bianchi che rifilano 4 gol al malcapitato Zeman, sempre più delusione inaspettata del campionato.
Nelle parti basse della classifica, fa clamore il successo scacciacrisi del Cesena sul Brescia, che permette ai romagnoli di lasciare l’ultimo posto, ora occupato in solitaria dall’Ascoli, che non va oltre il pari contro la Cremonese.
Caduto al Manuzzi, il Brescia della gestione Marino continua a non spiccare il volo: tra le critiche e le grandi aspettative di una presidenza assai ambiziosa, per le rondinelle non è certo un momento felice.
Per fortuna, il pareggio nell’altro scontro salvezza di giornata tra Pro Vercelli ed Entella ha lasciato le gerarchie invariate con entrambe le squadre appaiate a 17 punti in zona play-out.
Non ne approfitta nemmeno la Ternana nel derby di Domenica contro il Perugia.
Montalto illude la vittoria ai padroni di casa, Di Carmine invece salva Breda. Pochesci è ancora una volta beffato allo scadere, fa festa invece il grifo.
BARI
Solo al comando, il Bari di mister Grosso corre e fa davvero sul serio. Esame derby superato all’ultimo respiro davanti a un San Nicola tutto esaurito, simbolo di una città che sta davvero sognando ad occhi aperti. Dopo l’incerto avvio di stagione, nessuno si aspettava un cambiamento di mentalità così netto ed evidente della squadra, merito certo di un mister che, nonostante le rumorose critiche di una piazza assai ambiziosa, non si è dato per vinto e a suon di risultati positivi ha fatto ricredere un po’ tutti.
ASCOLI
All’ultimo posto nella graduatoria troviamo l’Ascoli Picchio, la cui crisi di vittorie prosegue anche dopo il pareggio a reti inviolate del Del Duca contro la Cremonese, che ha comunque un poco riacceso gli animi in virtù della lotta salvezza. Deve ripartire da questo pari la squadra di Fiorin nel prossimo turno contro il Perugia per cercare di raddrizzare, finché possibile, una classifica che al momento li condanna alla retrocessione diretta. In cerca disperata di punti, i marchigiani sono arrivati ad un momento della stagione in cui non si possono più permettere di sbagliare, per rimanere agganciati al treno delle ultime della classe.