[ot-caption title=”L’esodo della tifoseria aquilotta a Livorno – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/10/Livorno-Spezia-la-curva-spezzina.jpg”]
Salire sul carro è sempre esercizio un pò complesso e complicato, potrebbe sembrare anche in parte incoerente, ma ci può essere gusto e gioia nel farlo.
Questo dev’essere il momento di dare tutti insieme una spinta ulteriore alle maglie bianche, partendo da Parma e a prescindere, poi, da come andrà la sfida del “Tardini”.
Questo, attenzione, non è il “carro del vincitore”, perchè Fabio Gallo e la sua squadra hanno ancora molta strada davanti e solo l’impazienza tipica del calcio e dei tifosi può decretare sconfitti e vincitori prematuramente; di certo, però, è un carro con ruote gonfie e tanta voglia di macinare chilometri, sorprendendo metro dopo metro, con un carico di energia fin qui mai visto.
Le ambizioni iniziali rivisitate rispetto al recente passato, unite ad un avvio stentato da parte degli uomini di Gallo, hanno allontanato una parte del pubblico che, pazientemente o meno, ha aspettato in un angolo, spiando da un buco della serratura le prestazioni degli aquilotti.
Diffidenza quindi, televisioni, clima rigido, tutto però adesso può cambiare, ora che il messaggio della squadra è chiaro ed il cielo è molto meno scuro della tempesta che prometteva solo qualche settimana fa a sentir parlare lingue di ogni genere, maghi e stregoni del mestiere.
Con il lavoro quotidiano, con un’idea di calcio moderna e intelligente incentrato sulle “catene” del gioco corto, con una maggiore cura della fase difensiva e rivedendo, a tale scopo, qualche difetto tattico dei primi due mesi, il tecnico aquilotto ha ottenuto dal gruppo una risposta importante, che va al di la delle tre vittorie consecutive.
La crescita generale nel gioco, nella personalità e nella solidità parte da quest’autunno, pur nel contesto di qualche sconfitta e di qualche pareggio che lasciava intravedere però qualcosa di molto interessante, contro squadre probabilmente più forti, o semplicemente con altri obiettivi dichiarati.
Quale miglior pretesto, allora, per arrivare con l’ambiente carico ad una partita attesa da molto tempo, che riserba un fascino ed una curiosità tutta sua.
Quale miglior occasione per far vedere a questi ragazzi ciò di cui questa piazza è capace, in casa come in trasferta, sebbene ormai la leggenda e la partecipazione di questa tifoseria appartiene più al passato che al presente.
Da una scintilla, però, può riaccendersi un fuoco che cova da tempo, e può succedere in qualunque momento si muova un po di vento, come questo.