[ot-caption title=”Matteo Pessina in azione contro il Pescara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Pessina-3.jpg”]
CENTROCAMPO
PESSINA – 7 Tutti, adesso, abbiamo chiaro in testa il motivo per il quale, il tecnico spezzino, ha inserito il suo pupillo in cima alla lista dei desiderata nel mercato estivo per il ruolo di mezzala sinistra. Mezzo voto in meno glielo diamo perché ancora non è riuscito a trovare quella via del gol che l’anno scorso, a Como, trovava con disinvoltura, e che regalerebbe a questa squadra un ulteriore salto di qualità. La qualità dei centrocampisti che segnano, che lasciano un segno ancor più deciso. Mezzo voto in più di Bolzoni, invece, glielo diamo perché la sua crescita è stata costante, una crescita atletica e di personalità, perché della fascia sinistra aquilotta lui è il cantore principale, e perché ha saltato minuti solo quando impegnato in Nazionale. Sbarazzatosi di un lieve imbarazzo per questa categoria mai affrontata prima, ha iniziato a giocare il suo calcio a due tocchi, verticale, corto e intelligente. Gasperini e l’Atalanta credono in lui, Gallo e il pubblico spezzino per adesso se lo godono, nei suoi piedi e nei suoi ulteriori step risiedono buona parte delle fortune di questo gruppo.
MAGGIORE – 6,5 Giulio e la maglia bianca è storia d’amore autentica; questo, per lui, si è presentato come l’anno della consacrazione, dopo la fiducia dimostratagli la scorsa stagione da Mimmo Di Carlo. Per questo, forse, tutti abbiamo storto leggermente il naso dopo le prime settimane nelle quali l’ex Primavera faticava ad incidere, a dare un segno costante e distintivo nei match. Il cambio di modulo ha rigenerato anche lui, la presenza di Bolzoni l’ha rinvigorito e gli ha regalato sicurezza, la fiducia di Gallo dopo qualche settimana di stop lo ha rigenerato. Da un mese e mezzo almeno Giulio è in grande ascesa, gioca un calcio anche aggressivo, oltre che tecnico, e pare aver trovato la gamba giusta, la forza giusta. Anche a lui manca qualche gol, sebbene alla stregua di Pessina arrivi spesso vicino alla soglia di pericolosità. Conosce bene il calcio di Fabio Gallo, che fu suo allenatore ai tempi della Primavera aquilotta quando il ragazzo era l’enfant prodige di quella magnifica squadra. Il mercato di gennaio non gli fa paura, difficilmente il tecnico spezzino rinuncerà a questo Maggiore.
BOLZONI – 6,5 Rigenerato nel fisico e nella testa, dopo l’ultima stagione in tutti i sensi zoppicante a Novara.
Fabio Gallo punta su di lui per il ruolo di regista, anche se l’idea iniziale era quella di dare le chiavi del centrocampo allo spagnolo di ritorno, Juande. Sono bastate poche settimane di duro lavoro tattico e di buone risposte atletiche per far diventare l’ex interista un punto fermo davanti alla difesa, uno schermo intelligente e prezioso, un appoggio per tutti in fase di possesso palla. I problemi fisici e non solo di Juande ne hanno rafforzato l’inamovibilità. Catalizza palloni, ne verticalizza forse meno di quanto potrebbe, ma va bene cosi, per uno che non è mai stato, in fondo, un regista puro.
Più di 1.100 minuti in campo e può crescere ancora; accanto a lui, intanto, stanno maturando giovani e talentuosi interpreti del centrocampo aquilotto.
AMMARI – 6,5 Non sono stati tanti i minuti giocati dal centrocampista offensivo ex Entella e Latina, ma nei suoi primi 68 minuti segna due gol ed è una notizia nel contesto di una squadra che fatica a segnare con i centrocampisti. Viene inserito in rosa un po’ a sorpresa dopo qualche settimana di allenamenti a Follo in cui lascia buone sensazioni a tutti. Fabio Gallo lo dosa forse al di la di ogni previsione, lui ha quel cambio di passo che manca a Mastinu e la spia dell’uno contro uno sempre accesa. E’ giocatore che può creare scompiglio a partita in corso, resta da capire quanto e come può incidere partendo dal primo minuto dietro le punte. L’idea piace un po’ a tutti, il mercato di gennaio però ci dirà qualcosa di più a tal proposito.
[ot-caption title=”Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Maggiore.jpg”]
MASTINU – 6 Ad inizio anno, col 3-5-2 di base, gli spazi per lui sembravano limitati. In qualche amichevole Fabio Gallo ha provato il sardo addirittura come interno di centrocampo, perché di questo giocatore apprezza tecnica, umiltà e visione di gioco. Il 4-3-1-2 lo lancia alle spalle delle due punte, è la prima e forse unica scelta del tecnico aquilotto, fino all’arrivo di Ammari. A parte due, tre partite in cui eccelle e si rivela decisivo o quasi ai fini del risultato, per il resto dà sempre l’impressione di viaggiare col freno a mano tirato. Gli manca il cambio di passo, la progressione che “uccide”, ed anche qualche gol, per uno che agisce da “dieci” dietro le punte. Fa del dialogo coi compagni e del gioco palla a terra la sua arma migliore, nei calci piazzati sa il fatto suo, con quel sinistro al veleno, forse però lo Spezia cerca qualcosa in più rispetto a lui e ad Ammari in quella zona di campo.
VIGNALI – 5,5 Anche lui fu grande protagonista di quella Primavera targata Fabio Gallo, nello stesso ruolo di mezzala che il mister gli ha riservato diverse volte anche quest’anno in parte da titolare, in parte da subentrante. Dopo gli esperimenti in buona parte falliti lungo la corsia di destra nella scorsa stagione, il ragazzo spezzino prova a ritagliarsi un ruolo importante nel centrocampo aquilotto ritrovando la sua mattonella preferita, ma tutto è più complicato rispetto addirittura a due stagioni fa, quando esordì e lasciò intravedere, nei suoi primi mesi in prima squadra, grosse potenzialità fisiche e tecniche. Se le prime ci sono ancora, e sono un suo punto di forza, sulle seconde c’è qualche intoppo sul quale si dovrà lavorare. Perché sulla carta, il suo potenziale è tutt’altro che banale, persino in zona gol, grazie ai suoi tempi di inserimento senza palla.
JUANDE – 5,5 Poco meno di 300 minuti per lui in campo, dopo una fiducia iniziale del tecnico e dell’ambiente non ripagata in pieno dalle prime prestazioni dello spagnolo, che fu regista e leader dello Spezia di Nenad Bjelica. Prima un infortunio muscolare che ha avuto tempi più lunghi del previsto, poi un viaggio in Spagna per questioni familiari, quindi il rientro, la speranza di vederlo fin da subito in campo e la certezza di non trovarlo neppure nella lista dei convocati. Se c’è o meno con la testa, se avrà voglia di dare una mano, lo scopriremo dalla ripresa, dai primi giorni, a meno di sorprese dal mercato di riparazione. Scalzare Bolzoni, in questo momento, pare impresa ardua..
ACAMPORA – 5 Quasi 400 minuti per l’ex ragazzo d’oro dei tempi dello Spezia di Serena. La sua stagione, fin qui, è condizionata da un infortunio, ormai superato, e da uno stato d’animo che è rimasto “depresso” dopo le prime prestazioni poco esaltanti di inizio anno. C’erano grandi aspettative su di lui dopo la buona stagione trascorsa in prestito al Perugia in cui colleziona presenze e buone prestazioni. Poteva essere quindi la stagione della sua consacrazione qui in riva al golfo, ma Djokovic resta un’altra cosa, mentre Pessina, Bolzoni e Maggiore dimostrano altro passo, altra tecnica, altra mentalità.
GIORGI – S.V. Lo stiamo aspettando..
[ot-caption title=”Giuseppe Mastinu – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Mastinu-2.jpg”]