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Mantenendo fede ai pronostici d’agosto, la matricola Venezia si è ritagliata il ruolo di mina vagante del campionato cadetto: grazie ai 35 punti raccolti, la squadra allenata da Pippo Inzaghi è difatti in piena lotta per un posto play off.
Complice un reparto difensivo tra i migliori del torneo – dopo Palermo e Spezia – i lagunari hanno rappresentato una vera e propria spina nel fianco di tutti gli avversari. Certo, il campionato dei veneti non è stato tutte rose e fiori, specie se consideriamo il periodo senza vittorie iniziato lo scorso 18 novembre con il pareggio a reti bianche contro l’Entella e terminato solamente il 27 gennaio grazie al successo sul Cesena, a cui è seguito il tre a uno dell’ultimo turno contro il Bari.
Accantonata dunque la crisi e la separazione improvvisa dal DS Perinetti, il Venezia, dall’alto della sua settima posizione in classifica, si candida a recitare il ruolo di protagonista in un girone di ritorno più che mai equilibrato.
Per non ripetere gli errori del girone d’andata, Mister Inzaghi dovrà però infondere la propria voglia di gol ad un reparto offensivo tra i peggiori del campionato con gli appena 28 gol raccolti: salutato Moreo, finito al Palermo, Patron Tacopina ha puntato forte sull’ex Cittadella Litteri, già a segno con una splendida doppietta al Bari, ma espulso e dunque non disponibile per la trasferta di Spezia.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’arrivo della punta catanese sembra aver portato quella fantasia e quel cinismo necessario per affrontare al meglio le insidie della B: se così fosse, il campionato del Venezia non terminerebbe di certo alla quarantaduesima giornata.