Con la sfida casalinga contro il Lecce si è chiuso il 2018, un anno intenso e di profondi alti e bassi.
Dal finale di stagione scorso travagliato e turbolento, passando attraverso la rivoluzione estiva, l’ennesimo annozero di progettazione futura, fino ad arrivare al girone d’andata attuale.
Si apre ora un nuovo anno, un 2019 pieno di buoni propositi ed auspici che sarà di fondamentale importanza per le sorti di quel tanto ambizioso progetto triennale varato in estate dalla dirigenza.
“Costruire le basi per giocarci un posto per la Serie A nel giro di 3 anni“, con la solita schiettezza e con queste parole molto chiare, il d.g. Angelozzi presentava la nuova stagione, senza badare tanto a nascondersi dietro a traguardi impronunciabili.
Parole ribadite anche nella conferenza stampa odierna, nella quale si palesa la voglia di migliorare il progetto attuale, senza stravolgerlo, dando fiducia a chi sta facendo bene.
In questo 2019, cercando di evitare il rischio di incappare in vane illusioni, si dovrà iniziare a pensare al possibile raggiungimento di quell’obiettivo (che forse sarebbe più opportuno definirlo sogno), partendo dal consolidamento di quanto fatto in questo 2018 di transizione.
Le basi sono state gettate, ora si presenta la missione più difficile: coltivare, allevare e coccolare la giovane creatura plasmata dal duo Angelozzi–Marino, rinforzandola là dove necessario, preservando invece la colonna vertebrale dell’organico.
Tra la semina e la raccolta, sta dunque il 2019, il cuore pulsante del triennio e dunque l’anno più importante e allo stesso tempo più delicato.
Un anno che, stando ai piani, dovrebbe portare alla maturazione definitiva, l’arco di tempo in cui vedere realizzare concretamente tutti quei margini di crescita registrati fino ad ora, per poi aprire le porte ad un possibile salto di qualità totale.
Solo al termine del triennio capiremo se il raccolto sarà stato buono oppure misero, ma non è ancora tempo per questo.
Prima occorre continuare a coltivare quel che di buono è stato seminato in questi mesi.
I presupposti per vivere un anno entusiasmante ci sono tutti, a partire dal raggiungimento della zona play-off, conquistata a una giornata di distanza dal giro di boa.
Che questo parziale traguardo possa rappresentare non un punto di arrivo, ma semmai un vero punto di partenza, per un 2019 felice, di crescita e di concreto consolidamento.
