Dopo la sconfitta per 2-1 contro l’Inter a San Siro, il tecnico degli aquilotti Vincenzo Italiano ha analizzato così la partita della sua squadra.
Oggi ha optato per un turnover piuttosto ampio: è soddisfatto della prova della sua squadra, nonostante il risultato?
“Si, sono soddisfatto perché ho cambiato tanti giocatori e, come è già successo in altre occasioni, i giocatori chiamati in causa, hanno risposto molto bene. Oggi contro una corazzata come L’Inter siamo usciti comunque a testa alta da San Siro, come avevamo già fatto contro il Milan. Potevamo anche osare qualcosa in più e cercare di mettere maggiormente in difficoltà i nostri avversari“.
Il gol nel finale di Piccoli aumenta il rammarico di non aver osato un po’ prima?
“Le situazioni eravamo riusciti a crearle anche nei minuti precedenti, ma abbiamo calciato poco in porta: dovevamo essere più efficaci come abbiamo fatto nell’azione del gol. Con più malizia e scaltrezza, avremmo potuto portare a casa qualcosa in più”.
Mercoledì vi aspetta una gara molto importante per la classifica e per l’ambiente è molto importante: che Spezia sarà contro il Genoa?
“Sarà il solito Spezia che cercherà di concedere poco all’avversario, cosa che oggi ci è riuscita abbastanza bene, e creare tanto, come abbiamo fatto in altre partite. Bisogna condire le prestazioni positive con punti e vittorie importanti. Contro il Genoa sarà una partita sentita e importante e l’affronteremo con il giusto piglio perché per noi conta tantissimo”.
Sul primo gol dell’Inter era molto arrabbiato son i suoi: potevano fare meglio?
“Il primo gol dell’Inter era una situazione che sapevamo potesse far male: l’abbiamo concessa una volta sola e abbiamo subito gol; mi fa arrabbiare perché una sola disattenzione ci è costata un gol”.
Che cosa imparate dalla sconfitta di oggi?
“Anche questa volta, dopo la gara contro il Milan, usciamo a testa alta da San Siro e dalla partita contro i rossoneri, lo Spezia è cresciuto molto. La prestazione è stata di livello e non posso che essere soddisfatto anche per il fatto che ho cambiato molti giocatori in campo”.
In cosa sta crescendo di più la sua squadra a questo punto del campionato?
“Abbiamo tanti debuttanti, al primo anno in serie A, quindi posso dire che vedo la crescita nella personalità e nella convinzione di poter fare questa categoria e farla bene. Dobbiamo ancora migliorare l’efficacia sotto porta e dobbiamo concedere meno occasioni agli avversari, però fa tutto parte del processo di crescita”.
Avete giocato contro Juve, Inter e Milan: quale delle tre l’ha impressionata maggiormente da avversario?
“La classifica è corta e queste sono squadre che fino alla fine lotteranno per il titolo: rispetto a qualche anno fa, a mio parere, c’è più equilibrio e quest’anno sarà un campionato diverso dagli ultimi”.
Durante la partita c’è stato un diverbio con Handanovic, finito poi con un abbraccio: ce lo può raccontare?
“Sono cose che capitano. Durante la gara, l’adrenalina e la tensione ti fanno dire cose che non vuoi. Alla fine ci siamo spiegati e abbiamo chiarito con un abbraccio”.