ZOET – 6 Guadagna la sufficienza con due buoni interventi su Zapata e su un colpo di testa di Maehle. Un paio di interventi però tutt’altro che rassicuranti abbassano il suo voto e fanno suonare un campanellino d’allarme in termini di sicurezza. Piedi non marmorei, ma tutt’altro che in fiore.
VIGNALI – 6 Primo tempo di buon livello su Gosens, e non è un dato da poco. Nella ripresa meno brillante, va presto in sofferenza atletica.
ISMAJLI – 6,5 Il migliore della retroguardia aquilotta. Personalità , ruvidità ma anche efficacia nei contrasti, a differenza di Zoet infonde eccome sicurezza. Difficile andargli via in velocità , e davanti a sé non aveva tartarughe questa sera..
ERLIC – 6 Supera anche questa prova il gigante croato, nonostante una ripresa nella quale in certi momenti vede maglie nerazzurre ovunque arrivargli addosso a velocità importanti. Non sbraga mai.
MARCHIZZA – 6 Si conferma in crescita, davanti spreca qualcosina quando mette il naso fuori o quando riesce ad arrivare negli ultimi 20 metri avversari, ma macina chilometri e dietro ne sbaglia davvero poche. Intervento prodigioso nel finale evita il poker atalantino e tiene il morale della truppa un mezzo livello più su.
RICCI – 6 Parte forte e pare non soffrire oltre misura la dinamicità e la fisicità del centrocampo avversario, anzi. Tenta anche la fortuna davanti, senza gloria, ma corre tanto. Talmente tanto che nella ripresa concede qualcosa, molla mezzo osso e la Dea cala il tris soffiandogli palla sotto il naso.
SENA – 7 Talvolta si innamora del pallone, da buon brasiliano, ma ne gestisce tanti e guadagna un mare di punizioni, non ha paura dell’uno contro uno e lo mostra a ripetizione per eludere la pressione avversaria. A tratti ha giocate, e imbeccate, da grande centrocampista, che gioca con personalità e qualità , mostrando intelligenza anche senza palla. Altri 90 minuti di assoluto valore.
MAGGIORE – 6,5 Una ventina di minuti nel primo tempo sono fra i migliori della sua stagione, sporca giocate avversarie, pressa anche le mosche, si fionda in avanti. Peccato solo che non riesca a trovare la giocata realmente efficace negli ultimi metri. Nella ripresa cambia la partita, cala anche lui, si fa tutto più difficile.
VERDE – 6 Diverse buone intenzioni, qualche palla invitante in area per mandare al tiro i compagni, buon ripiegamento senza palla.
GYASI – 6,5 Ha avuto la palla per andare sul 3-2 e riaprire incredibilmente una partita che sembrava chiusa, ma non ha doti da stoccatore: sarebbe giocatore di livello assoluto anche per grandi squadre. Però che gran primo tempo il suo, quando manda a spasso in più occasioni una retroguardia di casa che proprio non ce la fa ad arpionargli un pallone che sia uno. Anche questa sera sprizza spirito di sacrificio da tutti i pori. Italiano non rinuncerebbe a lui neanche per una partitina a golf tra amici.
NZOLA – 5 Lui, invece, palloni ne perde troppi, anche i più banali, compreso quello che regala all’Atalanta la ripartenza per il gol del vantaggio che cambia molto a livello mentale. Sistematicamente anticipato. Lontano parente ancora del giocatore a tratti devastante, a tratti preziosissimo nelle piccole cose, ammirato prima dell’infortunio. Tutti lo aspettano..
ESTEVEZ – 6 Rileva a sorpresa Vignali e si piazza sulla mattonella di destra, primi minuti difficili, poi due palle in area a distanza di 10 secondi valgono il gol della bandiera. Esperimento, chissà , riproponibile per sfruttare il suo destro educato in tema di cross e traversoni in area.
ACAMPORA – 6 Si piazza nella sua consueta mattonella, fa il suo calcio e mette gamba in un momento mentalmente non semplice.
FARIAS – 6 Che bello il suo controllo al volo per eludere l’intervento di Toloi, nell’azione che porta al gol Piccoli. Avesse testa e voglia di accendere con maggiore convinzione queste sue giocate nella primavera che verrà , porterebbe punti preziosi.
PICCOLI – 6,5 Fa più lui in pochi scampoli di gara rispetto a Nzola, è quasi un peccato vederlo in campo cosi poco, considerando le attuali condizioni dell’attaccante ex Trapani.
CHABOT – S.V.
All. ITALIANO – 6 Un altro grandissimo primo tempo contro un avversario di assoluto valore, un’altra piccola pagina di merito da segnare nel libro di questa serie A affrontata a testa altissima. Contro certe squadre, però, devi essere perfetto per 90 minuti e avere una grande forza, non solo mentale, per rialzarti immediatamente e non accusare oltre modo la ritrovata fiducia di certi giocatori che sanno far male a chiunque, in Italia e in Europa. Si resta convinti e compatti verso l’obiettivo, a costo di ridurre al minimo gli errori dei singoli che troppo spesso pregiudicano un ottimo lavoro d’insieme.
Arbitro MARINI – 6,5 Punisce le entrate in ritardo dei giocatori di casa nel primo tempo con due gialli forse sin troppo severi, ma in generale la sua gara è povera di errori.