Al Picco passa il Lecce e se può non essere un dramma abbandonare la Coppa Italia alla soglia degli ottavi di finale, dal punto di vista del morale è stata una mazzata.
Mazzata che il pubblico ha subito sugli spalti sbottando dopo il secondo gol degli ospiti e chiedendo a gran voce alla squadra di tirare fuori gli attributi.
Intendiamoci, quando si schierano le secondo linee da una parte e dall’altra rischia di prevalere lo stato mentale delle formazioni impegnate in queste gare di Coppa e lo Spezia aveva tutto da perdere da questo punto di vista.
Thiago Motta lascia a riposo capitan Maggiore, Kovalenko, Gyasi e Verde, oltre a Sala uscito malconcio dalla gara di Roma e Salcedo con fastidio muscolare.
In difesa fa l’esordio assoluto il capitano della primavera Bertola che si piazza a sinistra nei tre centrali con Hristov ed Erlic.
Il centrocampo è inedito, Kiwior davanti alla difesa con Sher e Agudelo interni, Ferrer e Bastoni sugli esterni con Strelec vicino al rientrante Nzola davanti.
Baroni schiera il Lecce con il 4-3-3 puntando davanti su Listkowski, Olivieri e Rodriguez.
L’avvio di gara è promettente per voglia e pressione offensiva, con Strelec che impegna il portiere con un colpo di testa, Agudelo molto mobile e Bastoni attivo a sinistra.
Dalla metà del primo tempo però il Lecce prende fiducia e prima va vicino a gol con Listkowski, para Zoet, poi il gol lo segna di testa con il solito attaccante su cross di Barreca.
Ad inizio ripresa fuori Erlic e Kiwior, dentro Bourabia e Antiste, si passa al 4-3-3, ma è il Lecce a raddoppiare con Calabresi che sfrutta una dormita generale della difesa spezzina.
Come detto si scatena la contestazione del pubblico e questo non facilita la reazione dei bianchi, imbottiti di giovani.
Motta fa altri tre cambi: fuori Agudelo, Nzola e Bastoni, dentro Nguiamba, Colley e Reca.
Il gioco non scorre, il Lecce potrebbe segnare la terza rete, Strelec colpisce un palo con un colpo di testa, poi Reca segna, ma in fuorigioco.
Continua la contestazione, gli ospiti raddoppiano il pressing, i bianchi perdono la fiducia, finisce tra i fischi.
La contestazione continua nel dopo gara, vanno a parlare con i tifosi capitan Maggiore e mister Thiago Motta, domenica ci vuole una svolta, altrimenti si fa ancor più dura, anche mentalmente e di sicuro per il tecnico.
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