Lo Spezia di Coppa si ferma agli ottavi al “Gewiss Stadium“, contro i padroni di casa galvanizzati dagli otto gol messi a segno con la Salernitana.
Un punteggio forse più netto rispetto a quanto si è visto in campo, arrotondato nel finale da una Dea che non ha di certo lesinato i titolari per passare ai quarti.
Ad onor del vero nemmeno Gotti ha rinunciato ad alcuni dei suoi uomini più determinanti, in campo quindi sia Holm che Nzola, a cambiare invece è tutto il centrocampo, con Esposito che fa il suo esordio davanti alla difesa, affiancato da Ekdal e Kovalenko.
Davanti Verde affianca il franco-angolano, mentre in porta c’è Zovko con davanti a lui Hristov, Kiwior e Nikolaou, mentre l’esterno a sinistra lo fa Moutinho.
Gasperini dal canto suo alterna qualche uomo, ma davanti fa partire il tridente Lookman, Zapata, Boga che fa paura solo a sentirlo nominare, mentre in panchina rimane gente come Muriel, Hojlund e Pasalic.
In avvio è lo Spezia a farsi preferire per approccio ed efficacia del palleggio, ma è un’effimera sensazione, visto che la Dea ha in serbo l’uno due che potrebbe già mettere in cassaforte il match.
Sugli sviluppi di un corner infatti è Scalvini a saltare più in alto di tutti la palla arriva sul secondo palo dove per Lookman è un gioco da ragazzi mettere in rete.
Passano pochi giri di lancette e questa volta i padroni di casa vanno in porta con una delle specialità della casa, l’uno – due al limite dell’area, con Lookman che si ritrova davanti a Zovko anche per la disattenzione fatale di Moutinho.
Gara finita? Per ora no, visto che basta una giocata in profondità a innescare Nzola che tocca deliziosamente per l’accorrente Ekdal, bravo a resistere alla pressione di Ederson e a scaricare un preciso diagonale alle spalle di Musso.
Lo Spezia gioca a viso aperto, rischia qualcosa ma prova anche a far male, ne risulta un match godibile.
Peccato che ancora una volta la Dea sfondi dalla parte sinistra della difesa aquilotta, questa volta con Hateboer che sfrutta la voragine per accomodare alle spalle di Zovko.
I bianchi hanno il merito di riaprirla prima della fine del tempo, con una veloce ripartenza che manda al cross Moutinho per Kovalenko che appoggia a Verde la palla buona per mettere in rete.
Si apre così una ripresa nella quale il risultato resterà a lungo in bilico, con occasioni da un a parte e dall’altra mentre i cambi mandano a riposo alcuni elementi chiave nello Spezia e vedono entrare elementi decisivi, vedi Hojlund, nei padroni di casa.
Nzola fallisce un paio di buon occasioni, prima che proprio l’attaccante danese non decida di metterci del suo per segnare il gol del 4 a 2 e provocare quello del 5 a 2, con sfortunata deviazione di Ampadu nella propria porta dopo che la sfera aveva colpito il palo.
L’ultima occasione è per Moutinho, ma sul cross di Ferrer, il portoghese spara alto.
Resta la buona prestazione generale di una squadra che ora viaggia con un’identità ben precisa, appena scalfita da un’Atalanta che, al momento, se è in giornata, non è giocabile.
Nota lieta della giornata l’esordio di Salvatore Esposito che ha mostrato un’ottima personalità, unita a buona tecnica e visione di gioco.
Adesso testa al campionato, per chiudere al meglio il girone d’andata con la Roma al ‘Picco’.
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