Gli aquilotti strappano un punto importante in chiave salvezza grazie all’ 1-1 ottenuto contro la Salernitana che proietta i bianchi a quota 25 allontanando ancor di più il Verona fermo a 19 punti in classifica.
Una partita dai due volti quella della squadra allenata da mister Semplici: un primo tempo a ritmi bassi, uno Spezia lento nel muovere la palla dal centrocampo in su e che soffre la fisicità e la rapidità dei granata schierati con un 3-4-2-1 molto dinamico.
Proprio l’11 di Sousa mette in difficoltà gli aquilotti nella prima mezz’ora di gioco portando tanti uomini oltre la metà campo e creando superiorità numerica.
Lo Spezia schierato oggi con un altrettanto offensivo 4-3-3 “perde” la battaglia almeno in avvio proprio in mezzo al campo.
Bourabia e Kovalenko faticano sia a raddoppiare sugli esterni, con Bradaric su tutti che è stato protagonista di alcune scorribande pericolose sulla sinistra, sia a livello fisico e di letture di gioco rispetto alla coppia Coulibaly–Vilhena.
I bianchi sembrano reggere grazie anche al lavoro di Ekdal nell’impedire a Candreva di raccordare centrocampo e attacco e della difesa nel concedere poco spazio alla velocità di Dia, che trova comunque spazi partendo anche lui tra le linee.
Sull’altra parte del campo anche la Salernitana, tenendo il baricentro della squadra alto e corto, lascia un minor raggio di azione agli attaccanti costretti spesso a ricevere palla poco oltre il centrocampo pressati e sempre spalle alla porta.
A risentirne è soprattutto Verde che, oltre a ciò, non velocizza il gioco perdendo qualche pallone sanguinoso di troppo.
Il gol del vantaggio ospite arriva forse nell’azione più innocua della Salernitana dove Caldara ritarda l’intervento a spazzare trovandosi poi a dover anticipare a tutti i costi Piatek, beffando Dragowski.
Nel secondo tempo Semplici cambia volto al suo undici iniziale inserendo Maldini e Zurkowski per Kovalenko e Verde ma mantenendo invariato il modulo con il figlio d’arte che si piazza a sinistra e Gyasi che sfila a destra dell’attacco.
La scelta lo premia, Maldini spacca letteralmente la partita partendo proprio da sinistra e accentrandosi spesso tra le linee mentre Zurkowski aggiunge quella grinta e quella intensità che era mancata a Kovalenko.
Lo Spezia domina il secondo tempo alzando di molto il pressing e portando negli ultimi 16 metri i tre terminali offensivi (tra cui Agudelo entrato per Gyasi) più Bourabia e Zurkowski come incursori.
Proprio questo pressing porta all’errore Pirola e al pareggio spezzino con Shomurudov.
Nel finale i granata rinunciano a giocare e vengono salvati solo dai due legni presi da Maldini ed Ekdal.
Anche i numeri ci raccontano come si è evoluta la partita terminata in parità e che ha visto le due squadre dividersi il dominio territoriale per un tempo a testa.
I tentativi verso la porta delle due formazioni tendono infatti a equilibrarsi, 14 a 12 per gli aquilotti (3 a 2 in porta), così come il possesso palla 51% a 49% e il numero di passaggi totalizzati (374 a 360).
Qui sotto tutti i numeri del match:
Giornata nuvolosa, terreno ottimo. Recuperi: 5' - 5'
VOTI:
ALL. SEMPLICI - 6,5
ALL. PAULO SOSA - 6
Arbitro ORSATO - 6,5