Le Interviste – Semplici: “Se riusciamo a essere quelli del secondo tempo l’obiettivo è vicino”

Fino al loro gol la partita è stata equilibrata, poi abbiamo avuto cinque o sei minuti di difficoltà con la loro traversa e la successiva mischia, ma siamo riusciti a rimanere in gara. Maldini? Ho trovato un ragazzo che moralmente non era al meglio, ma ha caratteristiche uniche per questa squadra. Oggi ringrazio anche i nostri tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci, nonostante lo svantaggio nel primo tempo.

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Dopo il pareggio casalingo per 1-1 contro la Salernitana, il tecnico dello Spezia Leonardo Semplici ha parlato nella consueta conferenza stampa post match, analizzando tutti i temi cruciali della partita.

Il primo tempo dello Spezia non è stato dei migliori, ma i cambi hanno dato una svolta alla partita.
“Da quando ci sono io in panchina non riusciamo ad approcciare bene alle gare, forse perché sentiamo il valore della posta in palio; era successo anche con il Verona e con l’Inter. Devo far capire ai ragazzi che dobbiamo e possiamo fare meglio. Fino al loro gol la partita è stata equilibrata, poi abbiamo avuto cinque o sei minuti di difficoltà con la loro traversa e la successiva mischia, ma siamo riusciti a rimanere in gara. Nella ripresa sono entrati giocatori con qualità diverse da quelli che avevano iniziato e il secondo tempo è stato straordinario, il migliore da quando alleno lo Spezia per voglia, determinazione e azioni create. Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché nonostante lo svantaggio, sono riusciti a reagire e a portare a casa un punto”.

In questo caso c’è anche la bravura dell’allenatore nel capire chi sostituire e quando farlo.
“Da quando sono arrivato ho detto ai ragazzi che per me sono venti titolari e devono essere loro a farmi capire chi schierare: io cerco di dare spazio a tutti e questo si vede dalla risposta che mi danno in campo. È chiaro che con quindici partite a disposizione non posso dare spazio a tutti, ma sto facendo del mio meglio. Oggi ringrazio anche i nostri tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci, nonostante lo svantaggio nel primo tempo: questo aspetto per la nostra squadra è determinante perché in casa sentiamo tutto il loro supporto e riusciamo a fare prestazioni anche oltre le aspettative”.

Come spiega l’approccio iniziale difficoltoso in gare salvezza come quella contro il Verona e quella di oggi?
“Oggi avevamo tanti piccoli problemi e la formazione è stata dettata anche da queste cose: Ekdal rientrava dopo cinque giorni di febbre, anche Agudelo e Maldini non erano nelle migliori condizioni e con pochi giorni di allenamento; anche Gyasi aveva avuto un po’ di febbre nei giorni scorsi, ma tutti hanno risposto nel migliore dei modi. Sicuramente è un insieme di cose, ma l’aspetto mentale è sicuramente il principale: vedo la squadra un po’ frenata”.

Maldini è completamente cambiato: come lo ha trovato all’inizio e cosa gli ha detto?
“Ho trovato un ragazzo che moralmente non era al meglio, visto che non aveva trovato molto spazio: dopo pochi allenamenti insieme al mio staff ho capito che aveva caratteristiche uniche per questa squadra e ho cercato di dargli fiducia, cercando di fargli capire cosa voglio da lui. Lui si è sentito coinvolto e partecipe e sta dando le risposte in campo. La squadra in generale era un po’ timorosa e bloccata al mio arrivo e forse i primi tempi non giocati al massimo sono anche per questo motivo”.

La classifica, alla luce della sconfitta del Verona, è buona dopo questo pareggio: un punto accontenta entrambe?
“La Salernitana ha tre punti in più di noi e ci tenevamo a vincere, ma sapevamo di affrontare una squadra forte e di valore. Da quando hanno cambiato allenatore, è una squadra diversa. Alla fine sono soddisfatto del risultato, nonostante abbiamo avuto qualche occasione di vincerla nel finale, ma andiamo avanti con convinzione e forza verso il nostro obiettivo”.

Lei e Sousa siete l’esempio di come questi cambi in panchina possono dare un destino diverso alle squadre: ora ci può dire se lei è stato vicino alla Salernitana?
“Lasciamo stare. Ora io sono allo Spezia e Sousa è a Salerno: lui è contento di essere a Salerno e io di essere a Spezia. Ringrazio questa società che mi ha dato l’opportunità di rientrare dopo un anno in cui sono stato fuori e ho sofferto. In questo momento sono legato particolarmente a questi colori; auguro alla Salernitana di potersi salvare, ma in questo momento non mi sento di dire altro”.

Sabato avrà molte scelte in avanti visto lo stato di forma di Maldini, Agudelo, il rientro di Nzola e Shomurodov che oggi ha fatto bene: sarà in difficoltà?
“Si, sarò in difficoltà e ne sono felice: per un allenatore avere così tante scelte è importante e avere una rosa predisposta a questo è una chiave fondamentale per questo finale di stagione”.

Caldara e l’errore nel primo tempo le hanno fatto pensare di tornare alla difesa a tre?
“No, non l’ho mai pensato. È vero che ho giocato a tre alla Spal e a Cagliari, ma negli altri tredici anni da allenatore ho sempre giocato a quattro. Ma questo non conta: contano le caratteristiche di questi ragazzi che mi hanno fatto capire che per le loro qualità questa è la scelta migliore e quella che farà esprimere meglio la squadra. Io devo stare vicino a questi ragazzi che hanno grandi valori in primis umani e anche tecnici; devo capire i momenti per poterli sfruttare al meglio: ora, nonostante non mi piaccia parlare troppo di numeri, penso che la difesa a quattro sia la linea sulla quale continueremo. Ma ovviamente tutto deve partire dal contesto perché i primi difensori sono gli attaccanti: se siamo aggressivi come nella ripresa, facciamo tutti una figura migliore”.

Giulia Lorenzini
Giulia Lorenzini
Nata a La Spezia, diplomata al Liceo Classico, giornalista pubblicista. Collabora con tuttob.com, prima dell'esperienza televisiva a Sportitalia e quella con la conduzione di uno spazio nella trasmissione Assist Show su Primo Canale. Collaboratrice del Secolo XIX online per la sezione eventi, è redattrice di SpeziaCalcioNews dal 2014.

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