Lo Spezia sprofonda 2-0 nella notte dello ‘Zini’ e, adesso, la situazione in chiave salvezza si complica dopo la vittoria del Verona in casa del Lecce che attualmente condannerebbe gli aquilotti.
In attesa del prossimo impegno casalingo dei bianchi contro il Milan, ripercorriamo nel dettaglio la sfida di sabato sera contro la Cremonese.
Semplici ripropone lo stesso undici visto con l’Atalanta a eccezione del ritorno in mezzo al campo di Ekdal che fa scalare in difesa Ampadu e fa slittare Nikolaou sulla catena di sinistra.
Nel riscaldamento, purtroppo, il mister è costretto a cambiare i suoi piani a causa del forfait last minute di Bastoni, optando per Esposito.
Lo Spezia comincia la partita sulla falsariga di Bergamo, squadra aggressiva che pressa alto cercando di azzannare alla prima occasione la Cremonese.
Nei primi 10 minuti gli aquilotti creano due palle gol con Amian e Wisniewski, con il primo che partecipa molto attivamente alla manovra offensiva.
Dall’altra parte del campo, i bianchi, grazie a un baricentro alto, riescono a tenere distanti dalla porta i terminali offensivi di Ballardini.
Tra loro l’ex Okereke non riesce mai a sprigionare la sua velocità in campo aperto e gli viene concesso solo un tiro nel primo tempo tentato da oltre i 25 metri.
Nonostante ciò, una carambola molto sfortunata porta al vantaggio dei padroni di casa al tramonto del primo tempo.
I bianchi tornano in campo dopo la pausa con gli stessi uomini e con la stessa aggressività dei primi minuti con Ekdal che partecipa anche lui all’avanzata a caccia del pareggio.
Proprio un ottimo velo dello svedese porta alla traversa clamorosa di Shomorudov.
Gli aquilotti creano tanto ma sprecano e, a metà della ripresa, la stanchezza comincia ad affiorare, tanto che i padroni di casa riescono con maggior frequenza ad allentare la pressione offensiva.
Semplici prova ad aumentare il peso specifico dell’attacco inserendo Nzola al posto di Bourabia in una sorta sempre di 4-3-3 con Agudelo che retrocede a centrocampo.
Nonostante i cambi, Reca e Verde compresi, gli aquilotti si fermano all’occasione sprecata da Nzola in area di rigore.
La gara virtualmente si chiude quando Vazquez sfrutta un calcio piazzato dalla trequarti per insaccare di testa il raddoppio, secondo tiro verso la porta dei padroni di casa.
Inutili gli assalti finali con Semplici che inserisce anche Cipot e Kovalenko.
I numeri della partita testimoniano la superiorità dello Spezia in campo, confermata anche dallo stesso Ballardini nel post-partita.
I bianchi tirano di più (18 a 9) e trovano di più la porta (8 a 4) costringendo Carnesecchi a ben 8 parate.
L’indirizzo della partita in favore delle aquile è visibile anche da un possesso palla di marca Spezia che tocca il 70% a cui si aggiungono i 13 calci d’angolo conquistati.
I numeri sono sicuramente sotto gli occhi di tutti ma il risultato finale dice altro e sintetizza da un lato il periodo non certo fortunato, ma anche una atavica difficoltà di andare in gol, specie nelle gare dove gli avversari si difendono nella loro area di rigore.
I tiri nello specchio rappresentano poco meno del 50% dei tentativi totali, mentre spesso nei 16 metri invece della conclusone a rete si prova l’assist per un compagno, particolari di sicuro da migliorare, anche se di tempo ormai ne rimane poco in questo finale di stagione.
Tutte i numeri e le statistiche della gara qui sotto:
Serata tiepida, terreno buono. Recuperi 0' - 4'
VOTI:
ALL. BALLARDINI - 6,5
ALL. SEMPLICI - 5,5
Arbitro GUIDA - 6