L’esaltante vittoria ottenuta contro la capolista Sassuolo dentro un “Picco” sempre più ricolmo di calore rappresenta certamente una di quelle istantanee di storia da ricordare nel cammino di questo campionato.
Due istantanee a breve giro di posta, se ci mettiamo dentro anche il trionfale derby di Carrara.
Un po’ in tutti gli addetti ai lavori ha destato impressione il livello di furore agonistico messo in campo dalle aquile, la loro concentrazione nei 90 minuti, la voglia di vincere i duelli con le buone o con le cattive in tutte le zone del campo.
Ha fatto impressione il blocco granitico col quale gli uomini di mister D’Angelo pressavano in avanti e asfissiavano gli uno contro uno per non concedere giocate facili a un avversario tecnicamente molto forte, ma anche e soprattutto la garra mentale, lo spirito di sacrificio collettivo: un corpo unico a caccia dei tre punti.
La stessa carica agonistica sarà adesso da trasferire al “Tombolato”, dentro l’ottica tanto cara al tecnico aquilotto di ragionare partita per partita, dando un occhio al risultato delle altre senza farlo diventare un assillo o un motivo di deconcentrazione.
Si affronterà un Cittadella che sarà desideroso di rivincita dopo la cinquina subita al “Picco” non molte settimane fa, rinfrancato dalla cura di mister Dal Canto.
La mancanza per squalifica di Pio Esposito potrebbe costituire l’occasione perfetta, per mister D’Angelo, di responsabilizzare gli altri uomini del reparto offensivo e, chissà, anche di provare qualche variazione tattica dalla trequarti in su volta a sorprendere l’avversario, qualcosa di alternativo alla verticalità che tanto bene funziona con il capocannoniere del torneo, ma anche con Soleri, anch’egli assente in questo week end.
Potrebbe essere l’occasione di giocare maggiormente palla a terra sfruttando le caratteristiche tecniche e di inserimento di giocatori come Degli Innocenti, Kouda, Elia e Candelari che tanto bene potrebbero agire anche sotto punta, con un centrocampo a questo punto molto nutrito e ben assortito. Vedremo.
La vittoria del Pisa contro la Salernitana era da mettere in preventivo, al di là di come è maturata: l’inferiorità numerica dei toscani non ha pesato data la pochissima consistenza di una squadra, quella campana, apparsa assolutamente nulla e seriamente candidata alla retrocessione.
Non si è trattato certo di un’impresa, sebbene mister Inzaghi e la piazza siano sulla stessa lunghezza d’onda pensando che lo sia, gonfiando il petto e sforzandosi di crederlo in un gioco delle parti che porta benefici anche mentali, oltre che di classifica.
Il pareggio della Cremonese, ottenuto in extremis contro il Modena, certifica ancora una volta l’instabile cammino della squadra di mister Stroppa, distanziata adesso 8 punti dalle aquile; una distanza che può aprire argomenti interessanti in ottica distacco dalle quarte se pensiamo che la formazione lombarda sarà di scena al “Picco” proprio per l’ultimo turno di questo campionato.
L’entusiasmo della piazza resta dunque inalterato, mentre sono già stati strappati oltre duecento biglietti nel primo giorno di prevendita dei tagliandi validi per la prossima trasferta in terra veneta.
Via le calcolatrici allora, pensare gara dopo gara, mantenere questo grado di cattiveria agonistica, muovere sulle ali dell’entusiasmo portato da due vittorie – contro Carrarese e Sassuolo – che devono aggiungere ulteriore benzina al motore dei bianchi al fine di non lasciare nulla di intentato, in qualunque direzione si guardi.