GORI 7 – Prova maiuscola la sua lungo tutti i 90 minuti, tra i pali e nelle uscite, anche in situazioni di mischia non semplici da sbrogliare e nelle quali è spesso bravo ad allontanare il pericolo con tempi di intervento perfetti. Prova a tenere la barca a galla in quell’incandescente finale, non può fare miracoli.
MATEJU 6,5 – Poco o nulla da rimproverarsi in occasione dei gol che rimettono in vita i padroni di casa, un primo tempo di altissimo livello, ultimi 20 minuti di sofferenza come tutti dopo l’espulsione di Bertola.
HRISTOV 6 – Ancor prima che il colpo di testa di Maggioni tocchi la rete, il capitano aquilotto è già con la testa tra le mani in segno di disperazione: errore non da lui, che perde l’attimo per l’anticipo e fa saltare indisturbato il diretto avversario. Il finale di gara convulso e complesso non lo ha agevolato all’interno di un’altra prova comunque di tutto rispetto, aldilà del grave errore finale.
BERTOLA 6 – Subisce una delle espulsioni più ridicole della storia di questo campionato, e ci fermiamo qui..
ELIA 6 – Con Fiori è un duello continuo, a ritmi altissimi, sfiancante per lui che ancora non è al 100% della condizione dopo il rientro dall’infortunio. A questo giro, più che proporre, tampona. Deve alzare anzitempo bandiera bianca per crampi.
AURELIO 7 – Ordine, disciplina tattica, qualche buona discesa, il gol di testa che sblocca la partita. Non ha la gamba di Reca ma sa incidere e risultare spesso prezioso o pericoloso con i suoi inserimenti.
ESPOSITO S. 7,5 – A tratti pare giocare su altri livelli, nonostante un piano tattico diverso dal solito che lo toglie, nella prima frazione di gioco, dal vivo del gioco: è spesso il primo pressatore sul giro palla avversario. E’ una gara complicata contro il giro palla di assoluto valore della formazione lombarda, pennella la solita punizione vincente sulla testa di Aurelio, nella ripresa prende in mano la mediana e trova il gol del raddoppio con un interno destro chirurgico sul palo lontano. Anche lui va in difficoltà una volta costretti all’inferiorità numerica, ma è un’altra prestazione monstre la sua.
NAGY 6,5 – Gioca nella mattonella giusta accanto a Salvatore, al quale copre spesso le spalle nella prima frazione di gioco. Encomiabile il suo lavoro nelle due fasi, è uno degli ultimi a cedere, sempre tanto tempismo e dinamismo nel mare di mischie finali.
BANDINELLI 6,5 – Nei primi 45 minuti il suo è un lavoro di taglia e cuci preziosissimo e qualitativamente notevole, per pochissimo non passa l’assist che spalancherebbe la porta a Lapadula da pochi passi. Nella ripresa qualche affanno in più ma tanto sacrificio nella fase di non possesso.
LAPADULA 6 – Sufficienza strappata per i tanti palloni ripuliti e lavorati per i compagni, pare sempre fiutare il momento buono in area di rigore, manca l’attimo e il guizzo vincente come in occasione della fuga con diagonale strozzato che si perde a lato, da buona posizione. Sacrificato dopo l’espulsione di Bertola.
ESPOSITO P. 6,5 – Partita di sofferenza la sua dopo una settimana di lavoro non completa. Anche quando in ombra, però, trova il modo di rendersi utile per i compagni, fino allo scarico intelligente che libera al tiro salvatore per la rete del raddoppio. Esce stremato.
BENVENUTO 6 – Esordisce a freddo, con mister D’Angelo che pensa a lui per ricomporre la linea difensiva al momento dell’inferiorità numerica. Nessun timore, qualche buon intervento in mischia e un’uscita in disimpegno palla al piede, in mezzo al traffico, che denota personalità. Una data da ricordare per lui.
CASSATA 6 – Prova a portare un po’ di forza ad una mediana logora e con poche alternative in un momento delicato del match, può poco.
DI SERIO 5,5 – Non tiene su un pallone, fatica a trovare qualche strappo utile con un Mantova estremamente proteso in avanti. Col senno del poi, Kouda?
GIORGESCHI S.V.
ALL. D’ANGELO 6 – Partita difficile da commentare. I suoi la approcciano bene, andando a prendere alti i padroni di casa che fanno del palleggio una loro arma indiscussa. Ritmi alti, pressione continua al limite forse dell’eccesso anche dopo il vantaggio aquilotto, con i lombardi bravi a creare sempre grattacapi negli spazi una volta aggirata la pressione dei bianchi. I suoi tengono, iniziano la ripresa col piglio giusto, soffrendo di squadra ma ribattendo colpo su colpo fino a trovare un bellissimo gol del raddoppio con Salvatore Esposito. La ridicola espulsione di Bertola rende difficile commentare un’ultima parte di gara nella quale i suoi, dopo una gara dai ritmi molto alti su un campo caldo e difficile, non riescono a contenere il ritorno degli uomini di Possanzini. Sullo 0-2, in parità numerica, la sensazione era quella che si stesse andando incontro ad una splendida vittoria. Il VAR usato in questo modo ammazza ogni legge del calcio conosciuta in oltre 100 anni di pratica, uno sport nel quale, oggi, conta più un banale fermo-immagine e interpretazioni maldestre di un regolamento rispetto al giudizio di una normale dinamica di gioco e di contrasto.
Il Pisa ringrazia, la Cremonese anche, lo Spezia Calcio non alza i toni e preferisce ancora una volta la linea morbida di fronte ad uno scempio che, sommato ad altre situazioni molto discutibili, condiziona non poco classifica e umori.
Arbitro GHERSINI 4,5 – Non estrae nemmeno il giallo per Bertola, ma si vede “costretto” dal VAR a estrarre addirittura il rosso, senza interpretare ciò che il VAR Volpi gli fa vedere, con la giusta dinamica e intensità. A fine anno smetterà, ma di certo fa parte di quella schiera infinita di arbitri succubi dello strumento televisivo. Bel mio Orsato quando mandava a quel paese il Varista di turno che lo richiamava a vanvera. Resta il fatto che il protocollo va rivisto altrimenti si rischia di cambiare per sempre il gioco del calcio e non in meglio. Per il resto tanti errori di valutazione, cartellini che mancano, un metro di giudizio mai limpido e certo. Chi lo manda in pensione fa di sicuro la scelta giusta, così almeno non sentirà più la pressione di dover arbitrare lo Spezia, purtroppo però ce lo ritroveremo al VAR..