[ot-caption title=”La Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/05/Curva-Ferrovia-6.jpg”]
Facciamoci una risata, e ripartiamo.
Soffermarsi sugli ulteriori episodi di questa semifinale Play Off, sarebbe esercizio logorroico oltre che, oramai, inutile.
L’episodio complessivo del calcio di rigore ottenuto dal Trapani ieri sera, fa il paio con l’episodio di Piccolo nella partita d’andata, e cosi, anche se la fiammella di speranza era molto debole, si è spenta del tutto con quasi tutto un tempo da giocare.
In finale va il Trapani cinico, “sporco“, rude e fortunato di Cosmi, che da oggi smuove i due pullman parcheggiati da giorni a protezione dalla propria porta.
I siciliani capitalizzano al massimo un paio di occasioni, o poco più, capitategli nell’arco dei 180 minuti, incanalando su di se tutta l’energia positiva degli episodi che ti girano clamorosamente a favore.
E’ dura, in questo sport, nel contesto di un’eliminazione diretta, vincere quando giochi contro gli Dei che di questo sport muovono i fili.
E parliamo di Dei, perché molto abbiamo detto e denunciato a proposito di quella partita d’andata che resterà macchiata per sempre dal furto colossale del sig. La Penna.
Oltre che ripartire da basi solide, che vanno giusto puntellate in un paio di reparti (un forte difensore centrale e un rapinatore d’area di rigore), lo Spezia dovrà ricercare il giusto rispetto che in questa annata non ha avuto dall’AIA e dalla Federazione.
Componente senza la quale si andrà ancora poco lontano, per quanto più forte tu possa essere rispetto alle avversarie.
Ci sarà bisogno di qualcuno, o qualcosa, che cambi questo trend, che riporti serenità nei rapporti tra le parti e, soprattutto, occorrerà far capire con forza quanto questa società non abbia più intenzione di pagare ulteriormente beffe ed errori gratuiti, impuniti, indecenti.
Ma sarà Di Carlo il perno su cui far leva per ripartire di slancio fin da questa estate, fin dalle prossime settimane in sede di mercato.
Una squadra che andrà , come detto, solo puntellata, ed una società che in cassa si ritroverà tesoretti vari da re-investire nel migliore dei modi.
Questo si aspetta la piazza, questo meritiamo tutti dopo aver vissuto al massimo, pericolosamente, questa pazza annata calcistica che ci resterà inevitabilmente dentro.
Mai l’aquila si era spinta cosi in alto, e mai fu più grande la promessa di un volo ancor più grande.