[ot-caption title=”L’arbitro Minelli dopo il gol annullato – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/12/Sciaudone-Bardi-Minelli.jpg”]
La scienza esatta è quella che risponde a qualsiasi domanda, nel proprio ambito, con rigore e risultati precisi, misurabili, esprimibili in modo analitico. Scientifico, appunto.
Lo Spezia tiene un libro, sotto il letto, in cui ogni scempio piccolo e grande è marcato e ben definito.
Basta solo sfogliarlo per indignarsi, anche se questo non basta, non è mai bastato.
Il sig. Minelli non poteva trovare modo migliore per incidere su una partita e su una classifica. Perché partite come quelle di ieri non valgono solo 3 punti, ne valgono di più, sotto molteplici aspetti.
Ed iniziano ad essere tanti, e mai, nell’arco di un campionato, i punti, i torti ed i favori (favori..?) si compensano. Mai.
Uno Spezia derubato, preso già lievemente per i fondelli in un primo tempo fatto di rigori, assolutamente concedibili, non concessi. E fin qui, nulla di nuovo davanti al golfo.
Ma quella rete annullata a Terzi grida una vendetta più assordante che mai.
In settimana, quanto meno, ci aspettiamo una sanzione salata per il sig. Minelli, perché se non si comincia da qui non se ne viene fuori dal pantano, dal festival degli orrori recitato a memoria da certi direttori di gara.
Alzi la mano chi ricorda una gara, o più gare, fatte di post partita in cui le squadre avversarie hanno accusato direzioni di gara a loro ostili, vergognose, sanzionabili.
Probabilmente, nell’arco degli ultimi anni, non servono neanche tutte e cinque le dita di una mano per annotarle. Non ve ne sono.
Finché lo Spezia non risolverà questo grosso, annoso problema, fin che qualcuno o qualcosa non ci svelerà cosa c’è sotto questo rapporto difficile tra noi e diversi fischietti (quasi sempre i soliti noti), sarà ardua, per non dire impossibile, prevalere o prendere il volo in maniera importante, decisa.
Perché in ogni caso, anche qualora si potesse disporre di una squadra super, ci sarebbero sempre troppe incognite, troppe cose che non quadrerebbero. Leggasi, punti importanti.
In un campionato cosi difficile ed equilibrato, tutto questo è inaccettabile; in linea di principio, sempre, a maggior ragione per una società come la nostra.
Per il resto, complimenti ai ragazzi di Di Carlo, guidati in panchina per una giornata da mister Valigi.
Soliti difetti che frenano un po’ tutto il meccanismo, quel po’ di sfortuna, e soliti grandi pregi dal punto di vista tattico, da sottolineare sempre.
Perché anche ieri, la dietro, non è quasi arrivato un pallone pericoloso dalle parti di Chichizola.
Una grandissima squadra a metà, dunque, ma in procinto, con i giusti e ben precisi correttivi, di diventare realmente grandissima a breve giro di posta.
A patto, però, di risolvere quel problema di cui sopra, grosso come una montagna e probabilmente, da oggi, ben visibile anche da chi ha sempre tenuto la testa sotto la sabbia per non voler vedere.